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APCOM
Pubblicato il
22 ott 2012
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Made in Italy, Paciotti: "La Russia si conquista sui tacchi"

Di
APCOM
Pubblicato il
22 ott 2012

Le donne russe impazziscono per il tacco alto e non potevano non 'innamorarsi' di Cesare Paciotti, che sta per aprire un nuovo negozio a Mosca. In città il marchio si è talmente affermato da diventare sinonimo di scarpa nella lingua comune. Nei blog sul fashion e sulle riviste femminili della capitale si parla dello stilista marchigiano come se la sua produzione fosse un complimento per la donna russa.

Scarpe Paciotti - Foto APCOM

"Il designer Cesare Paciotti è convinto che noi come nessun'altra sappiamo sentirci a nostro agio ... con 11 centimetri di tacco!" ha scritto "L'Officiel", versione russa. Mentre "Elle" ha dedicato un'intera Top 20 solo per l'ultima collezione. "Nel Paese arrivammo con Gianni Versace, che era un nostro carissimo amico, nonchè un 'dio vivente'", afferma in un'intervista Roberto Elisei, attuale General Manager della casa di moda. "Noi eravamo gli unici produttori di scarpe per Gianni. Fu lui che ci proiettò in una dimensione internazionale, con aperture varie di negozi: New York, Londra, Parigi e Mosca. Da quel momento iniziammo ad essere molto molto apprezzati e affermati in Russia, grazie appunto a quel monomarca".

Quel negozio oggi non esiste più, dopo la tragica morte del partner russo, scomparso giovanissimo, e anche la fine, altrettanto tragica di Versace a Miami. Paciotti aprì allora con la famiglia Galarov un altro monomarca a Crocus City, un centro extralusso nella capitale russa. "Sono qui a Mosca, perchè stiamo trattando per un negozio, non in un mall ma su una strada in centro", continua Elisei, presente alla conferenza stampa dell'Anci, ospitata dall'Ambasciata d'Italia alla mostra Welcome to Design (Exhibitaly). "Il nuovo spazio ci dovrebbe permettere di avere un contatto più diretto e fisico con la gente. Quello che nei centri commerciali non trovi".

La Russia per la società è un "mercato importante", dove per molti clienti "non è un problema spendere 1.000 euro per un paio di scarpe. Nel Paese funziona benissimo anche l'uomo: abbiamo un prodotto abbastanza forte. Anzi diciamo che per la donna abbiamo dei bravissimi competitor, nell'uomo ne abbiamo meno e facciamo prodotti unici". Secondo il general manager, tra le diverse società e marchi si arriva a un fatturato complessivo di 170 milioni di euro di cui il 6,5%, ossia 10 milioni in Russia. La Federazione è vista "in grandissima crescita". Non a caso la società sta sviluppando "prodotti più adatti al mercato locale, soprattuto adeguati al clima".

Tuttavia è soprattutto il lato sexy che colpisce il pubblico moscovita. Come ha scritto "Vogue Russia" - facendosi soprendere dai motivi in pizzo nel posto più impensabile per una calzatura - "raramente un designer decora le suole delle scarpe come Cesare Paciotti". Per Elisei è tutto merito della "riconoscibilità del nostro prodotto. Cesare ama vestire una donna con il tacco. Per lui è fondamentale; è uno stile di vita. Facciamo anche fatica a concepire qualcosa che non lo abbia" come le ballerine tornate di gran voga nelle ultime stagioni. "Ne abbiamo fatte tantissime, ma ne vendiamo pochissime, perchè la nostra cliente è fedele al tacco, indossato la sera. La scarpa particolare, che magari l'anno dopo è già antica".

La sperimentazione di nuove tecniche produttive unite alla voglia di innovazione hanno comunque portato l'azienda ad investire nella ricerca di nuovi materiali e di nuove tipologie di prodotto: un risultato di questa filosofia è la linea unisex "Paciotti '4US', per tutti i giorni, dedicata allo sport ed al tempo libero". Ma l'immagine della donna Paciotti che domina sulle riviste di tutto il mondo è soprattutto quella di una femme fatal, "una donna affascinante, sexy al punto giusto, non volgare". Anche se "tradizionalmente" la casa fa anche scarpe da uomo.

Fonte: APCOM