MMU: il samurai di Ports 1961

La fragilità scoperta dopo gli attentati di Parigi, la forza necessaria per far fronte a un quotidiano necessariamente diverso: c'è anche questo nella collezione firmata da Milan Vukmirovic per Ports 1961, andata in passerella a Milano.

Lo stilista, che vive proprio a Parigi, non nasconde di essere rimasto colpito dagli attentati dello scorso novembre, che gli hanno mostrato la fragilità delle nostre vite e indicato la necessità di scoprire una nuova forza. E' nata da qui l'ispirazione per il samurai protagonista della collezione uomo per il prossimo autunno-inverno, la terza firmata da Vukmirovic e la prima portata in passerella a Milano dal designer.

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Ad aprire la sfilata, una performance di Sergei Polunin, già primo ballerino del Royal Ballet di Londra e protagonista del secondo video di David Lachapelle per 'Take Me To Church', visto online da 13 milioni di persone.

In passerella, una collezione ispirata ai samurai, con abiti, bomber, camicie realizzati in jacquard, patchwork di tessuti d'ispirazione giapponese e stoffe ricamate con motivi a stampe. Cappotti e giacche con tagli a contrasto sembrano sormontate da un'armatura, come l'abbigliamento dei guerrieri giapponesi, e sono senza collo, con la chiusura annodata sul fianco come nei kimono. Taglio militare anche per le giacche a tre quarti con doppia fila di bottoni dorati. Ad addolcire l'ispirazione marziale la scelta di declinare alcuni codici femminili in versione maschile come i plissé tipo kilt indossati sopra bermuda e leggings e i ricami delle tenute da samurai ripresi sulle cinture.