Ansa
25 set 2016
MFW: Piccole trasgressioni, charme di Armani
Ansa
25 set 2016
E' uno charme fatto di piccole trasgressioni - un pantaloncino corto e velato, uno stivaletto a listini, un foulard portato a turbante, una borsetta con le frange - quello portato in scena da Giorgio Armani, che per la sua nuova collezione ha trovato un nome che le calza a pennello: 'Ch armani'.
Charme e rigore dunque, perché le linee sono pur sempre quelle pulite e rigorose che appartengono allo stilista, ma tutto è etereo, soffuso, sfumato e leggero, in una palette ipnotica di blu e di viola. C'è sì un sapore etnico nei pantaloni morbidi ripresi alla caviglia, nelle ciabattine piatte o nei turbanti fantasia, ma "non è quello del deserto - sottolinea Armani - bensì della città". In questo senso la collezione è anche un'ode al multiculturalismo:
"Viviamo in questo mondo e dobbiamo tenercelo stretto, accettarlo e valorizzarlo - dice lo stilista - per me è uno strazio non poter più andare in Paesi come la Libia. Il mondo che viviamo però è questo e dobbiamo cercare di preservarlo". Lo si può fare anche con la moda, rendendo protagonisti della prossima estate dei bloomers dal sapore etnico, con trasparenze, velature e stampe floreali soffuse, o delle piccole gonne a pareo in morbido jersey.
Per poi abbinare il tutto a stupendi soprabiti in tessuti liquidi e scintillanti dalla linea allungata, a stole di rete incrostate di cristalli, a giacchine di pelle lavorata a intreccio. "Questa non è una Mata Hari - sottolinea Armani - ma una donna giovane che osa combinare i capi in maniera particolare. Lo charme delle foto d'epoca è quello dell'immaginario comune, il mio è attuale e passa per un cambiamento delle regole". Ecco così quel tocco etnico che diventa sexy: operazione non scontata in casa Armani, come ammette lui stesso.
"E' molto difficile - racconta a fine sfilata - uscire dai propri binari, ma io ho il diritto e pure il dovere di scontentare qualcuno, di aggiornare il mio modo di vedere la moda e la donna". E allora via libera a un tocco femminile più attuale, quello dei pantaloni morbidi come un pigiama con gli stivaletti di striscioline di cuoio, dell'abitino con le maniche a sbuffo, del cappotto a scialle, degli shorts ricamati e della blusa trasparente, perché "la moda oggi permette a una donna di cambiare con pochi tocchi, non di stravolgere, ma di svolgere il proprio Dna, perdendolo per poi ritrovarlo aggiornato".
Se "l'eleganza di una volta è superata, bisogna considerare - riflette Armani - cosa significhi trasgredire: tutti hanno voglia di cose nuove, poi l'importante è che non se ne vendano cinque, sennò gli spazi dei negozi si restringono". In questo 2016, poi, "di sorprese ne abbiamo avute tutti, con riduzioni di vendite dal 10 al 20% e la grande esplosione cinese. Io ai tempi l'avevo detto anche al Presidente della Repubblica: 'attenzione, la Cina è vicina'...ora lo è un po' meno. Poi la Cina per noi è anche un buon mercato, ma stiamo attenti - invita da imprenditore - a gonfiare tutto, stiamo calmi"
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