Di
Reuters
Reuters
Pubblicato il
17 nov 2009
17 nov 2009
M. Burani, cda nel pomeriggio
Di
Reuters
Reuters
Pubblicato il
17 nov 2009
17 nov 2009
Mariella Burani |
Il mancato accordo con le banche sulla ristrutturazione del debito ha fatto andare deserta ieri l'assemblea straordinaria chiamata ad esprimersi sulla ricapitalizzazione. La società aveva preannunciato già nel weeke-end e ribadito ieri sera un consiglio i tempi brevi.
Il cda, si legge nella nota di ieri, dovrà "valutare le misure più opportune da adottare ed eventualmente convocare una nuova assemblea per deliberare una proposta di aumento di capitale in linea con quanto sarà concordato con il ceto bancario".
LO SPETTRO DELLA PROCEDURA CONCORSUALE
In mancanza di un accordo con le banche, l'alternativa, come ammesso dalla stessa società, è la richiesta di ammissione a una procedura concorsuale che, date le dimensioni dell'azienda e del debito, potrebbe essere anche l'amministrazione straordinaria secondo la cosiddetta legge Marzano.
"Il consiglio si riunisce oggi nel pomeriggio", riferisce una fonte a conoscenza della situazione. Secondo un'altra fonte, i colloqui con le banche, assistite da Rothschild, e la famiglia Burani, assistita da Mediobanca (MDBI.MI: Quotazione), proseguono quotidianamente. "Si è in una fase tecnica di proposte e controposte delle due parti. Una fase molto aperta", spiega la fonte.
Nel weekend il gruppo ha comunicato anche i risultati dei nove mesi, che si sono chiusi con una perdita netta di 158,7 milioni, in aumento dal rosso di 142,1 milioni di fine giugno, su un fatturato di 397,6 milioni, da 562,2 milioni di un anno prima.
L'Ebitda è negativo per 7 milioni, in calo da 10,1 milioni di fine giugno. Un anno prima il Mol era positivo per 106,6 milioni grazie anche a plusvalenze. L'indebitamento a fine settembre ammontava a 479,9 milioni da 478,4 milioni al 30 giugno.
ACCORDO MORATORIA NECESSARIO PER RISTRUTTURAZIONE DEBITO
L'accordo con le banche sarebbe innanzitutto di moratoria, teso alla finalizzazione e sottoscrizione di un accordo di ristrutturazione del debito, che includa il ripristino della situazione patrimoniale delle società del gruppo e il riquilibrio della esposizione debitoria, spiegava la nota di domenica scorsa.
Gli accordi, come spiega il comunicato, sono però finalizzati al verificarsi di determinate condizioni. La prima è costituita dal rimborso, oggetto di un impegno da parte dell'azionista di controllo indiretto Walter Burani, di poco più di 15 milioni di euro di crediti complessivamente vantati da Mariella Burani nei confronti delle società indirettamente controllanti, ad oggi effettuato per circa 7,7 milioni.
Altra condizione è l'"evidenza immediata" della disponibilità dei 50 milioni che l'azionista di controllo indiretto si è impegnato ad utilizzare per sottoscrivere l'aumento di capitale.
Infine occorre l'adempimento da parte del socio di controllo dell'impegno a trasferire a Mariella Burani 2,6 milioni di azioni della controllata Antichi Pellettieri (AP.MI: Quotazione), pari al 5,7% circa del capitale, ad oggi adempiuto per 1,6 milioni e "in corso di completamento".
© Thomson Reuters 2024 All rights reserved.