Luciano Benetton riparte da comunicazione e creatività
Luciano Benetton ha fatto la prima apparizione pubblica da quando ha annunciato il suo ritorno agli affari alla fine dello scorso anno. L’imprenditore è tornato nella sede della sua azienda, a Villa Minelli di Ponzano Veneto, vicino a Treviso, che aveva lasciato nel 2012, per presentare al fianco di Oliviero Toscani il nuovo progetto di Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione che aveva creato nel 1994 e affidato al famoso fotografo.
I due amici vogliono riportare “bellezza e magia” in questi luoghi, nei quali si sono vissuti gli anni d’oro di Benetton. Venerdì, Toscani e Benetton hanno svelato il nuovo progetto “Fabrica Circus 24/7x52”, che evolve Fabrica "in un'arena aperta a tutti dove celebrare l'immaginazione". L'obiettivo è attrarre e individuare i nuovi talenti creativi di tutto il mondo.
Aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 52 settimane all’anno, il centro vuole trasformarsi in “un luogo di riferimento culturale in cui interagire con maestri stranieri e italiani, un po’ come nella ‘bottega’, il laboratorio del Rinascimento”. Non ci saranno più dipartimenti definiti come prima, ma “tutti si occuperanno di tutto” affrontando i temi più disparati: cultura umanista, comunicazione, cibo, cinema, arte, poesia, giornalismo, design, spiritualità, natura, musica, politica, economia, neuroscienze, psicologia, scrittura, teatro.
Il centro prevede di organizzare quattro festival stagionali multidisciplinari, il primo dei quali si svolgerà dal 23 al 25 marzo, oltra a un ciclo continuo di conferenze e alttre performance. In programma c’è anche il rilancio della rivista “Colors”, che nacque nel 1991. Il gruppo ha chiamato Alex Marashian per gestire questo progetto, che prevede di trasformare il magazine cartaceo in un quotidiano online.
A 82 anni, Alessandro Benetton, in grande forma, ha ribadito il suo ottimismo circa la ripresa della società che ha fondato nel 1965 con i suoi due fratelli e una sorella, anche se essa non avverrà rapidamente, e conta che il 2018 sarà un buon anno di transizione.
Tra le questioni più urgenti, ci sarebbe, secondo “Affari & Finanza”, il supplemento economico di “Repubblica”, il progetto di incorporare Olimpias Group, il produttore di tessuti del marchio. Dopo la profonda riorganizzazione avviata nel 2015, il Benetton Group era in effetti stato separato dalla sua parte produttiva, vale a dire i suoi stabilimenti in Italia, Croazia, Serbia e Tunisia, passati sotto la supervisione dell'entità Olimpias, con il gruppo che è rimasto ad occuparsi solo del prodotto, del marketing e della rete commerciale, concentrandosi sui due marchi United Colors of Benetton e Sisley.
Come sottolinea il quotidiano, la separazione da questa attività ha comportato un raddoppio dei costi e appesantito le procedure, fra burocrazie a consegne, con Olimpias che è rimasto un importante fornitore di Benetton. L’idea di riaccorpare la società sta emergendo, mentre l’azienda veneta starebbe prendendo in considerazione l'idea di trasferire la sua produzione dall'Asia all'Europa e al Maghreb. Tanto più che, nonostante la ristrutturazione, il gruppo di moda non è riuscito a decollare e ha raddoppiato le perdite nel 2016 (81 milioni di euro) con un fatturato di 1,376 miliardi di euro, in contrazione dell’8,5% rispetto al 2015.
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