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Adnkronos
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Pubblicato il
17 mar 2009
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Limitazione dei prestiti delle banche ha colpito soprattutto tessile e calzature
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17 mar 2009
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Stretta nei prestiti che le banche concedono alle imprese. Secondo la Cgia di Mestre, a gennaio scorso (ultimo dato disponibile) i prestiti erogati dal sistema bancario italiano alle imprese hanno toccato la soglia dei 962 miliardi di euro.
Sono rimasti pressoche' stabili rispetto al mese prima (+ 0,4% pari a + 3,7 miliardi di euro) e i settori che hanno risentito maggiormente della stretta creditizia sono stati il Tac (Tessile, Abbigliamento e Calzature con una contrazione dell'1%, pari a 292 milioni di euro), e il commercio (-0,9% pari ad una riduzione di 1,25 mld di euro). Male anche gli alimentari (-0,7% pari ad un restringimento in termini assoluti di 215 milioni di euro). Macchine agricole ed industriali (+2,1%) e le aziende chimiche (+1,3%) i comparti che hanno registrato, invece, le performance migliori.
"Il dato piu' sorprendente -commenta Giuseppe Bortolussi direttore dell'Ufficio studi- e' che le sofferenze del sistema imprenditoriale, nonostante l'intensificarsi della crisi economica, sono rimaste stabili. Infatti, se nel dicembre scorso l'incidenza percentuale delle sofferenze delle grandi imprese sui prestiti erogati dalle banche era pari al 3%, un mese dopo sono aumentate solo dello 0,1%. Per le piccole imprese familiari, invece, la situazione e' rimasta invariata.
L'incidenza era del 6,3% a dicembre e tale risultato si e' ripresentato a gennaio. Dimostrazione che nonostante l'aggravarsi del quadro economico e il conseguente calo dei consumi le imprese italiane hanno mantenuto fede ai loro impegni". Ritornando all'analisi condotta dalla Cgia sui principali settori economici del paese, anche per quelli della gomma e della plastica le cose non sono andate benissimo.
Infatti, la stretta creditizia ha ridotto i prestiti bancari, tra gennaio 2009 e dicembre 2008, dello 0,5% (pari a -63 milioni di euro). Anche il settore delle produzione materiali e forniture elettriche ha registrato un calo dello 0,4% (- 67 milioni di euro).
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