Una tecnica per cancellare i segni del tempo, senza regalare al volto l''effetto mummia'. Anziché "tirare" la pelle per cancellare le rughe, si possono affrontare i segni degli anni guardando ai volumi del viso. Dunque occorre ripristinare quelli che, con l'età, sono venuti meno.

Il nuovo approccio è stato presentato dal chirurgo plastico bolognese Alessandro Gennai della Eafps (European Academy of Facial Plastic Surgery) al secondo incontro internazionale di chirurgia estetica del volto, 'Dallo sguardo al sorriso'. Davanti a chirurgi plastici, oculisti e odontoiatri riuniti a Palazzo Re Enzo, Gennai - tra i responsabili scientifici dell'incontro - ha presentato il nuovo approccio che si chiama Mivel (Minimal Incision Vertical Endoscopic Lift). "Nella quasi totalità dei casi c'è infatti la necessità di riposizionare i tessuti secondo un vettore antigravitazionale verticale e ripristinare i volumi persi intorno a occhi, zigomi e mento", ha ricordato Gennai.

Un approccio verticale in cinque punti. "Primo, il metodo endoscopico per risollevare i tessuti; secondo, il lipofilling per dare volume; terzo, nessuna incisione sulla parte muscolo-orbicolare inferiore (sulla parte inferiore dell'occhio, infatti, dove ci sono le borse, possono provocare un effetto finale a 'occhio tondo'); quarto, per il lifting del collo (necessario per un lavoro completo) un'unica incisione; quinto, nessuna incisione davanti all'orecchio".

I vantaggi sono notevoli, sia sotto il profilo medico sia sotto quello estetico, assicura l'esperto. "Sono limitati al minimo i segni delle cicatrici dovute all'intervento, quindi non solamente si riduce l'estensione dei tagli, ma questi sono il meno visibili - conclude - Infine, vengono offerti tempi di recupero ragionevolmente brevi e si dà un risultato evidente e al contempo naturale".