Lectra (+8% nel primo semestre) resta in guardia sulle questioni geopolitiche
Lectra, lo specialista di soluzioni per l’industria tessile, ha registrato nel primo semestre del 2017 un fatturato di 138,5 milioni di euro, in crescita dell’8%. L’utile netto si è attestato a 18,5 milioni di euro, in rialzo del 20%. Ottimista per il resto dell’esercizio, la società resta comunque in guardia rispetto all’evoluzione del contesto geopolitico.
“Il persistere di condizioni macroeconomiche, geopolitiche, politiche e monetarie incerte, così come la crescita dei rischi, potrebbero pesare ancora significativamente sulle decisioni di investimento delle aziende”, ha dichiarato la società. “In tale contesto, Lectra si è prefissata per il 2017 un obiettivo di crescita del fatturato tra il 6% e il 12% e un risultato operativo tra il 7% e il 15% a perimetro comparabile”.
Il Presidente di Lectra Daniel Harari ha evidenziato soprattutto le incertezze degli industriali messicani del tessile, essendo il paese un obiettivo privilegiato di Washington. In un’intervista con il giornale francese La Tribune, il manager ha inoltre ricordato le tensioni tra Corea del Sud e Cina, e la decisione di quest’ultima di boicottare le automobili prodotte in Corea.
Si tratta di due mercati importanti per Lectra, che lo scorso anno ha registrato un aumento del 10% degli ordini (260,2 milioni di euro), soprattutto grazie all’esplosione delle entrate nella zona Asia Pacifico (+47%), che per la prima volta hanno superato quelle europee (+18 % nel 2016). I mercati americani hanno invece subito una flessione del 26 %, dopo la crescita del 55% registrata nel 2015.
Come annunciato da FashionNetwork.com lo scorso gennaio, il gigante francese delle soluzioni per il settore tessile ha fatto dell’industria 4.0 il suo nuovo cavallo di battaglia, con l’obiettivo di sviluppare una rete di macchinari connessi che permettano aggiustamenti automatizzati delle modalità di produzione a tutti i livelli della catena di fabbricazione.
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