Gianluca Bolelli
23 nov 2016
Le esportazioni di orologi svizzeri crollano nel mese di ottobre
Gianluca Bolelli
23 nov 2016
Le vendite di orologi svizzeri all'estero hanno registrato il loro più grande calo dell'anno in ottobre, annuncia la Federazione dell'industria orologiera svizzera (FH) in un comunicato. Il valore delle esportazioni è diminuito del 16,4% rispetto a ottobre 2015, a 1,7 miliardi di franchi, segnando il 16° mese consecutivo di declino per il settore.
Dei forti cali sono stati registrati nella maggior parte dei mercati, con le progressioni registrate in alcuni sbocchi che non hanno avuto alcun impatto negativo sul quadro generale, nota la Federazione. Così, le esportazioni di segnatempo elvetici verso Hong Kong sono cresciute rispetto a settembre, ma sono rimaste in territorio negativo.
Anche gli Stati Uniti hanno registrato una contrazione importante. Le esportazioni di orologi verso la Cina hanno continuato il loro recupero, che ha avuto inizio nel mese di luglio, grazie a un risultato positivo in ottobre, mentre il Regno Unito si è mostrato ancora una volta come il mercato più dinamico, approfittando ancora del crollo della sterlina in seguito al referendum sulla Brexit.
In termini di posizionamento prezzi, tutti gli orologi hanno sofferto. I segnatempo da meno di 200 franchi hanno registrato il calo maggiore (-21,7%), quelli fra i 200 e i 500 franchi e quelli tra i 500 e i 3.000 franchi hanno invece accusato contrazioni comprese tra il 14% e il 16%.
“Gli orologi da più di 3.000 franchi hanno visto diminuire il loro valore (-16,2%) più nettamente del loro volume (-10,2%), mostrando la diminuzione del prezzo medio che è in atto da sei mesi”, indica la FH svizzera.
Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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