10 lug 2017
Lanificio Zignone: crescono fatturato ed Ebitda
10 lug 2017
Il Lanificio Zignone, storica azienda tessile familiare di Strona, nel biellese, si presenta alla XXV edizione di Milano Unica (dall’11 al 13 luglio a Fieramilano Rho) con una collezione A/I 2018-19 che, soprattutto per gli originali tessuti stretch, si caratterizza nel combinare eleganza contemporanea e performance tecniche, pensata soprattutto per coloro che viaggiano per affari.
Italia, USA, Germania, Europa dell’Est e Canada sono tra i mercati più importanti dell’azienda piemontese, che nel 2016 ha registrato un fatturato di 28 milioni di euro, in aumento del 4% rispetto al 2015, con un Ebitda di 3,5 milioni, pari al 12% del fatturato, mentre sono stati realizzati investimenti in nuovi impianti per un valore pari a circa il 10% del giro d’affari.
La collezione A/I 2018-2019 della società, che nel suo DNA mostra la fusione di radici locali e sguardo internazionale per unire tradizione e contemporaneità, combina eleganza classica e materiali inediti. Il movimento è la parola chiave, per un’esplorazione stilistica che punta tutto sui completi dai fondi e dalle armature mosse: è un segnale di rottura con il passato. Una nuova attitudine conquista il business traveller, in cerca di soluzioni che uniscano l’originalità alle massime performance. A dimostrarlo sono le nuove gessature per gli abiti classici o i nuovi filati fantasia, infine i ricami in pezza per la giacca.
I tessuti stretch sono i protagonisti delle creazioni del Lanificio Zignone per il prossimo A/I 2018-19: le proposte della collezione “Active” prendono vita grazie all’uso della lycra che regala ottimo comfort. Per gli abiti c’è il filato in lana jaspé, mentre i tessuti floccati regalano un risultato al tatto simile al velluto. Focus sui micro effetti mentre la tavolozza cromatica spazia dalle tonalità rosse e arancio, proposto nelle calde sfumature del bronzo, fino alle immancabili varianti del blu, tra cui spicca la nuance petrolio. Non mancano i tessuti jacquard per le giacche misto cachemire, mentre il tweed in lana e seta si arricchisce di inserti colorati.
“La spinta alla crescita”, commenta Matteo Patti, Amministratore delegato del Lanificio Zignone, “continua ancor più forte anche nell’anno in corso e, salvo imprevedibili avvenimenti, contiamo di arrivare alla fine di questo esercizio con un +12% di fatturato, puntando però a crescere in modo equilibrato. Purtroppo la lana ha subito, su base annua, un aumento del 40%, percentuale che si rifletterà ovviamente nei listini creando incertezze in un mercato attualmente difficile e in forte cambiamento. La nostra filosofia è quella di continuare, comunque, a investire in innovazione, risorse umane, ricerca, creatività e sviluppo di nuovi prodotti ‘Made in Italy’, sinonimo d’eccellenza nel mondo”.
Il Lanificio Zignone nacque agli inizi del Novecento grazie al Fondatore Gilio Zignone. Dopo un ventennio di gestione da parte del Fondatore, la figlia Luisella - Presidente - insieme al cognato Giuseppe Patti – co-Amministratore Delegato - ha consolidato l’espansione del lanificio. Attualmente, sotto la guida di Luisella Zignone e di Giuseppe Patti, ha preso in mano le redini dell’azienda la terza generazione: con Luca Patti, co-Amministratore Delegato e Matteo Patti, co-Amministratore Delegato.
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