29 mag 2018
Lampo supera i 50 milioni di fatturato e crea il cursore in ceramica “Mirage”
29 mag 2018
“Dopo due anni che non sono stati molto buoni, il 2017 ci ha finalmente soddisfatto, perché siamo cresciuti quasi in doppia cifra, superando i 50 milioni di euro di giro d’affari”, dice Gaetano Lanfranchi, proprietario dell’azienda Lampo by Ditta Giovanni Lanfranchi S.p.A. di Palazzolo sull’Oglio (BG) e rappresentante della quarta generazione della famiglia fondatrice.
La percentuale di vendite in Italia dell’azienda lombarda è ancora molto importante (80%), in quanto “in molti casi anche i marchi esteri vengono a produrre in Italia, si pensi in particolare all’esempio che viene subito in mente del settore della pelletteria”, continua Gaetano Lanfranchi. Nel 20% estero s’intende il cluster europeo, cioè Francia, Germania, Regno Unito, “mentre la Spagna è diventata un po’ troppo low cost”, continua l’imprenditore. “Vengono poi gli Stati Uniti e di riflesso tutti i Paesi produttivi come Cina e Hong Kong”.
Lampo sta cercando di ampliare i propri sbocchi internazionali, “ma non è facile trovare marchi che siano disponibili ad accettare prodotti così al top di gamma”, confessa Lanfranchi. “Se ha bisogno di qualcosa di standard, difficilmente un’azienda si rivolge ai prodotti Lampo, perché la qualità richiede un prezzo più alto, ma noi non possiamo necessariamente essere price leader, per le nostre caratteristiche”.
“Parliamoci chiaro: il lusso è ancora tutto italiano”, racconta ancora Gaetano Lanfranchi. “Noi lavoriamo di riflesso con produttori cinesi e indiani in quanto i nostri mandanti esteri fanno produrre la merce laggiù, e quindi impongono l’utilizzo dei trim ai vari produttori. Invece non abbiamo ancora visto fiorire, se non in Cina, un reale vivaio di giovani designer. Questi per noi sono fondamentali, perché richiedono qualcosa di diverso e quindi si approcciano al nostro prodotto al 100% Made in Italy”.
È stata l’Italia il mercato maggiormente cresciuto lo scorso anno per l’azienda bergamasca. Il nuovo prodotto che Lampo ha presentato quest’anno è il cursore “Mirage”, completamente realizzato in ceramica, il quale consente di ottenere una gamma di colori ampissima, senza dover ricorrere a una colorazione superficiale in quanto si tratta di colore pieno. Il vantaggio è soprattutto che in caso di lavaggio o abrasione meccanica il colore rimane inalterato. Poi è una ceramica molto resistente, antitaglio, grazie all’aggiunta di ossidi di zinco.
Lampo è la traduzione dell’inglese lightning, in quanto la chiusura lampo è stata inventata negli Stati Uniti (anche se è ancora viva la diatriba che contrappone America e Inghilterra su chi l’abbia creata per primo, sottolinea Lanfranchi). In seguito questa invenzione è stata portata in Italia. La Ditta Giovanni Lanfranchi è stata fondata nel 1887, quando le chiusure lampo non erano ancora state inventate - la prima di cui si ha notizia è del 1892. Ma la chiusura lampo come la conosciamo oggi si sviluppa a cavallo della Prima Guerra Mondiale e per uso civile dopo la Seconda Guerra Mondiale.
“In quell’epoca producevamo solo bottoni, mio nonno vide la genialità di quel prodotto e decise di acquistare la Società Italiana Chiusure Lampo di Milano. Gli stabilimenti produttivi vennero da lui portati a Palazzolo e da lì nacque la nostra avventura”, racconta in conclusione l’imprenditore. “La scelta strategica di produrre Lampo non fu solo dettata da un discorso di genialità, ma venne fatta per due motivi: il crollo del nostro mercato di riferimento (la Gran Bretagna) a causa della guerra e la fatica che all’epoca si faceva ad approvvigionarsi di materie prime. Poi è diventato un marchio di uso popolare, ma comunque quando si parla di chiusura lampo in Italia si pensa a Lanfranchi”.
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