Di
Ansa
Ansa
Pubblicato il
26 gen 2009
26 gen 2009
Lady Shangai di Armani sfida Couture Parigi
Di
Ansa
Ansa
Pubblicato il
26 gen 2009
26 gen 2009
E' come una piccola sfida tra giganti, quella che si è aperta oggi a Parigi, sulla scena dell'alta moda. Giorgio Armani con la sua collezione Privé stasera offrirà al pubblico raffinato della couture la sua Shangai Lady.
Giorgio Armani |
Un personaggio cinematografico che si muove sull'itinerario sognante di un viaggio tra la Cina e Parigi, negli Anni 20, per diventare un'icona di oggi: "questa - spiega Armani - è la Turandot del Duemila". Silhouette sottile come un giunco, sottolineata da tagli svirgolati a pagoda e da ricchezza di lavorazioni, su una passerella scenografica tra una miriade di canne di bambù bianco latte.
La collezione è perfino più ricca del solito "perché - spiega Armani - l'alta moda non può tenere conto della crisi, é un sogno e deve essere grande". L'atelier dedicato a questa moda di capi unici annovera una trentina di sarte, gli abiti da giorno costano dai 25 mila ai 40 mila euro e quelli da sera vanno dai 60 mila ai 120 mila euro. Uno schiaffo alla miseria, di questi tempi? "Può sembrare un insulto, ma non è così. Questa collezione ha fatto lavorare tanta gente, non dimentichiamolo.
La crisi c'é, perfino qualche cliente dell'alta moda disdice l'appuntamento in atelier, magari anche solo per un fatto psicologico, per paura di sentirsi fuori luogo. Io ho voluto accentuare invece la ricchezza della collezione: proprio nella crisi generale bisogna fare in modo che non si sfaldi tutto". Ma la sua collezione Privé raggiunge il punto di pareggio? "Non è questo il ragionamento da fare. L'alta moda non si ripaga, ma ci ripaga in termini di immagine. Quattro anni di Privé mi hanno reso come 35 anni di pret-a-porter!".
E allora vediamola questa inaccessibile moda firmata Armani, con gonne longuette e spalline a pagoda, splendenti spille che chiudono le giacche come ventagli, nappe e frange di seta che sottolineano i fianchi sottili. Il qui-pao, la mitica tunichetta della sensualità orientale, diventa una seconda pelle, ricamata anzi incrostata di fiori a rilievo, di canettiglia oro e platino. Il capo emblematico è rosso lacca con la nappa nera sul seno, ma la passerella brilla di giallo cadmio e di viola copiativo, perfino in vernice, per un tailleur dove la giacca si alza sulle spalle da eterna diva.
E poi gli accessori: scarpe che hanno rubato il tacco ai fregi cinesi, borse che diventano un accessorio per la vita, un gioiello per sempre: "ho pensato che tanta creatività dovesse avere uno spazio più grande: non mi basta vendere un pezzo, voglio avere questi oggetti anche nelle boutique Giorgio Armani" spiega lo stilista". L'alta moda è una risorsa che deve creare un effetto a cascata su tutta la moda, aggiunge re Giorgio, diventato ormai un beniamino di Parigi.
Copyright © 2024 ANSA. All rights reserved.