La storia dell'oreficeria italiana in mostra ad Arezzo

La Basilica di San Francesco ad Arezzo ospita la mostra "L'oro nei secoli dalla collezione Castellani". Curata da Alfonsina Russo, soprintendente per i beni archeologici dell'Etruria Meridionale, e da Ida Caruso, resterà aperta fino al prossimo 2 novembre negli spazi espositivi della Basilica, restaurati in occasione dell'Anno Vasariano.

La mostra, attraverso una selezione di gioielli e di documenti, propone la storia dell'oreficeria italiana nel XIX secolo in un innovativo allestimento multimediale. Protagonista dell'esposizione la famiglia Castellani, i cui componenti furono raffinati collezionisti e soprattutto abilissimi orafi che dettarono per un secolo in Europa e nel mondo la nuova moda del "gioiello archeologico".

Maggiore merito dei Castellani è stato di essere riusciti a riscoprire e affinare le tecnologie antiche, riproducendo la granulazione e la filigrana, fino a raggiungere una particolare tonalità di giallo intenso, tipica dell'oro antico, sui gioielli moderni, ricreando il colore dell'oro etrusco, definito dagli stessi Castellani "giallone".

Dal 1919, per volere dell'ultimo discendente Alfredo, l'intera collezione passò allo Stato italiano e fu accolta dal Museo di Villa Giulia, dove si trova adesso. La mostra è arricchita da un'antica bottega orafa ricreata appositamente grazie alla collaborazione dell'argentiere aretino Giovanni Raspini.