Ansa
4 nov 2015
La mostra 'Making Africa' a Bilbao pone il design come specchio del cambiamento
Ansa
4 nov 2015
Un'Africa in transizione, che ripensa se stessa e la sua storia alla luce della rivoluzione digitale: è la mostra Making Africa - A Continent of contemporary design, allestita al Guggenheim Museum di Bilbao fino al 21 febbraio.
Esposti al pubblico i lavori di 120 artisti contemporanei e designer, una nuova generazione di africani tutti "nativi digitali", che attraverso le proprie opere testimoniano l'evoluzione in atto in questi anni nel "continente nero".
L'approccio adottato se da un lato vede protagonista il design come specchio del cambiamento culturale, politico, sociale, economico e tecnologico, appare tuttavia del tutto multidisciplinare: ne sono esempio le opere in mostra, tra oggetti e arti grafiche, fotografie e illustrazioni, film, moda, architetture, in un mix di stili e materiali diversi.
La sfida degli artisti non è certo quella di voler rappresentare tutto il design africano - un mondo variegato e impossibile da definire, se si pensa che il Continente è composto da 54 Paesi, ed espressione di più di 2 mila lingue e culture diverse - ma raccontare al pubblico una delle tante prospettive possibili con cui guardare l'Africa: una terra complessa e vitale, troppo spesso sfruttata e martoriata, da cui possono venire fuori inedite proposte e soluzioni creative che potrebbero avere rilevanza mondiale.
La mostra, organizzata in quattro sezioni, pone l'accento non solo sulla crescita economica africana degli ultimi anni e sull'espansione della classe media, ma principalmente su un fattore spesso non adeguatamente considerato: la presenza in Africa di 650 milioni di cellulari, la maggior parte dei quali con la propria tecnologia offre alle persone una finestra aperta sul mondo grazie al web e nuove possibilità di comunicare. Il percorso espositivo inizia da un Prologo, che si concentra sugli stereotipi con cui l'Occidente osserva da secoli l'Africa e ne definisce i limiti angusti.
Le interazioni tra noi stessi e gli altri, gli strumenti (social network, blog e video) che quotidianamente usiamo per comunicare ed esprimerci, e l'interpretazione "africana" dei codici estetici provenienti dal mondo occidentale sono al centro della sezione I and We. Space and Object è il titolo dato alla terza parte della mostra: qui viene analizzata la modalità attraverso la quale l'ambiente, soprattutto quello degli agglomerati urbani, influenzi l'individuo e la sua creatività.
Infine, chiude il percorso Origin and Future, dedicato al tema del tempo: dal passato, precoloniale e coloniale, a quello più recente, fino al presente e alle prospettive per un futuro diverso, aperto a nuove possibilità, ma che non dimentichi l'antica e ricchissima cultura tradizionale africana.
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