Ansa
29 nov 2017
La moda Made in Italy protagonista alla Serbia Fashion Week
Ansa
29 nov 2017
Sono aumentate del 23,6% le esportazioni italiane in Serbia nel settore tessile-abbigliamento nel 2016, con un trend in crescita e una partnership importante che dura da anni, anche grazie all'investimento di importanti brand italiani. È proprio nel solco di questa consolidata collaborazione che si inserisce per la prima volta un'importante presenza italiana con giovani talenti anche alla Serbia Fashion Week.
Questa manifestazione, giunta alla nona edizione, ha visto sfilate e eventi durante tutta la settimana dal 21 al 26 novembre. Grazie all'intervento dell'Ambasciata italiana e dell'ICE-Agenzia, anche in questa occasione, è stato dato spazio al Made in Italy, in uno dei settori più prestigiosi e di maggior successo per le nostre creazioni.
La cerimonia di inaugurazione si è tenuta presso il Parlamento di Belgrado ed hanno parlato di moda nella sessione dei saluti: il Presidente del Parlamento serbo Maja Goikovic, la Presidente dell'evento Svetlana Horvat, il Direttore dell'ICE di Belgrado Marina Scognamiglio e l'incaricato d'Affari dell'Ambasciata francese Jan Pierre Gasaud.
Subito dopo l'inaugurazione si sono svolti due seminari: "Branding Fashion and Art" e "The Role of the fashion industry in attracting tourists and investment". Durante tutta la settimana sono stati organizzati eventi e sfilate di moda a Novi Sad, che hanno visto creazioni, oltre che serbe, anche provenienti dall'Italia, dalla Croazia, dalla Spagna, dalla Romania e dalla Bielorussia.
Nel gala di chiusura, svoltosi all'Ambasciata d'Italia a Belgrado, sono stati consegnati 14 premi, di cui uno al distretto pugliese della moda e in particolare all'Istituto Cordella, che ha presentato 20 modelli nella sfilata svoltasi prima delle premiazioni. Ospite d'onore della serata è stata Patrizia Gucci, nipote del fondatore della casa Gucci, venuta in Serbia per presentare il suo libro sulla famiglia Gucci e che ha fatto parte della giuria che ha assegnato i premi, ricevendone anche uno a sua volta.
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