La folle ed elegante alta moda nomade di Maison Margiela Artisanal
John Galliano ha fatto un viaggio on the road con il suo ultimo show per Artisanal, la linea d’alta moda della griffe Maison Margiela. Ma un viaggio nella mente, piuttosto che verso una terra lontana.
Intitolata “In the Memory of”, il concetto alla base della collezione era l’idea che un indumento possa avere memoria di un altro indumento al suo interno. Un concept sottolineato dagli occhiali metallici indossati da molte modelle, come se camminassero in un mondo virtuale. Altre indossavano telefoni cellulari e tablet, attaccati su bretelle metalliche alla caviglia, o cuciti sui loro vestiti.
Organizzato nella sede storica della maison, nel modaiolo XI arrondissement, il défilé ha mostrato una brillante espressione di “Glamour nomade”. E raramente il talento di Galliano per la decostruzione è stato più accattivante come in questa collezione.
“Volumi. Loro fanno andare avanti la moda. Ecco di cosa si tratta. Sono un sarto, questo è il motivo del perché lavoro così. Quindi ho indagato, esplorato e ho dato a noi stessi un vero allenamento nel nostro atelier”, ha dichiarato il couturier britannico in un podcast messo a disposizione dei giornalisti pochi minuti prima dell'inizio dello show. Così, Galliano ha legato cappotti imbottiti di cachemire giallo e nero in enormi colletti annodati; e ha tenuto insieme boleri d’ispirazione cinese con cinghie in velcro riflettenti da vigile del fuoco.
Mentre prima, da Christian Dior, Galliano usava i materiali più nobili, qui ha mescolato tessuti pregiati con i detriti della vita urbana. Dalla seta cinese imbottita con polsini di plastica fluorescente, alle masse di pelo di capra e piume insieme a neoprene coperto di scritte fatte con gli stencil, fino ai cuscinetti tubolari francesi all’antica e ai pezzi e scampoli di vecchi vestiti da lavoro. Un look meraviglioso, composto di una giacca di cachemire bianco con un mega-bavero e una gonna realizzata a partire da un trench destrutturato e imbottito in nylon blu elettrico, aveva su scritto NF – che sta per il regolamento Norme Française, che si vede sui materiali da costruzione.
La maggioranza del cast aveva la testa interamente avvolta in chiffon di seta; i capelli ricoperti di plastica lucida; le loro scarpe fessurate a zeppa erano coperte da collant color carne, mentre sfilavano su uno spazio espositivo rinnovato dall’architetto olandese Anne Holtrop, decorato con quelli che sembravano giganteschi materassi di cartapesta, elementi precursori del nuovo design dei flagship di Margiela per il loro restyling previsto per fine 2018.
Il look finale di John è stato eccezionale (un'enorme massa di strati beige composta di un parka voluminoso, un cappello da safari realizzato con un mini trench, mentre un cuscino e un tablet penzolavano dietro la modella) e ha fatto applaudire tutto il pubblico.
Galliano non è mai venuto a salutare il pubblico da quando ha lasciato Dior, in parte pr rispettare la tradizione del fondatore Martin Margiela, che ha saltato le ovazioni finali di ogni suo show, tranne l’ultimo.
Al termine, l’ultima collezione di Galliano ha ricevuto un lunghissimo applauso. Tutti gli ospiti esultavano acclamandolo, come per essere sicuri che Galliano apprezzasse quanto avessero ammirato questa sfilata spettacolare.
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