La collezione cinofila di Tod’s
L’ultima sfilata di Tod’s potrà anche essersi aperta con Gigi Hadid, ma l'elemento che ha suscitato la reazione più grande da parte del pubblico è stato ciò che la supermodel stava trasportando – non una borsa, ma un bulldog francese. Anche se il suo outfit non era neanche male (un cappotto di shearling ad intarsio rovesciato con sopra l'illustrazione di uno splendido stallone, realizzato in colori autunnali - ocra, terra ed ecrù).
Il canile di Tod's includeva anche un cucciolo di maltese, stretto da una modella in una giacca a vento di morbida pelle; mentre un altro membro del cast portava con sé, in un trench di pelle goffrata, un minuscolo Prince Charles Spaniel. Nessun allevamento, né una qualsiasi mostra canina avrebbero potuto fare di meglio.
La collezione e la sfilata sono state entrambe ben riuscite; fra giubbotti da aviatore di montone, cappotti militari cerati in pelle grezza color prugna e fantastiche giacche da sci in pelle ecrù. E numerose versioni rivisitate dei classici mocassini che rappresentano la firma della casa per eccellenza, il cuore del successo di Tod’s.
Il tema cinofilo era già cominciato ad apparire con l'ultima campagna pubblicitaria della firma italiana, che ha come protagonista Kendall Jenner, in cui la modella reggeva un cucciolo di corgi al fianco delle 18 nuovissime tote bag del marchio di Diego Della Valle. Mentre invece un video pubblicitario mostrato prima dell’inizio dello show su schermi enormi all'interno del centro artistico PAC di Milano presentava la Jenner, con un altro bulldog francese, vestita con un top in pelle marrone chiaro, jeans bianchi e mocassini beige.
Dopo un anno difficile, Tod’s sembra finalmente aver trovato nuovo slancio grazie al nuovo direttore generale del gruppo, Umberto Macchi di Cellere, che sedeva in prima fila. Il prossimo passo del brand? Sviluppare dei pop-up all’interno della sua rete di store esistenti, come il nuovo corner temporaneo sviluppato sulla base del tema ‘in riva al mare’ all’interno del proprio flagship milanese.
Troppo spesso la richiesta che Tod's incentrasse le sue creazioni sempre e solo sulla pelle ha portato a realizzare collezioni piuttosto artificiose, troppo pompose e rigide, ma quella del défilé del 23 febbraio è stata una bella prestazione. Dopo che il cast si è fermato e ha posato sulle gradinate all’ingresso dello show, nessun designer è uscito per fare l’inchino e prendersi gli applausi finali. Chiunque sia stato ad architettare questa collezione, se li meritava.
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