22 set 2014
La Krizia cinese riparte con mostra da Milano
22 set 2014
Aspettando il debutto in passerella, previsto per il prossimo febbraio, del nuovo corso di Krizia, marchio acquisito lo scorso febbraio dalla Marisfrolg di Zhu Chongyun, la nuova proprietà cinese ha scelto di celebrare la storia del marchio con una mostra a palazzo Litta, durante le passerelle di Milano Moda Donna.
L'esposizione 'Krizia now. Looking back. Going forward', aperta al pubblico il 20 settembre, comincia con due video che mettono in parallelo Mariuccia Mandelli e la donna che ha preso il suo posto stilistico e dirigenziale. Le sale successive sono un omaggio, curato da alcune riviste di moda, alla storia della griffe, dalle copertine celebri ai capi di culto, ma rivisti in chiave contemporanea, abbinati ad accessori di oggi o fotografati con un'estetica attuale. Molti di questi capi sono una scoperta per la stessa Zhu Chongyun: "ho visto solo alcune proposte delle collezioni degli anni 90 e mi hanno entusiasmato - racconta dopo l'immersione negli oltre 14mila capi dell'archivio - mi piacciono molto le serie con gli animali".
Di tutto lo zoo di Krizia, l'artista Faye Toogood ha deciso di interpretare la fenice per la mostra di corso Magenta e per la vetrina del negozio di via della Spiga, dominata dalla scultura di un uovo. Oltre alla storica insegna milanese, il gruppo di Shenzhen ha previsto un piano quinquennale di aperture nelle principali città cinesi e di reopening in Europa e nel mondo. Ma tutto - dice più volte la cinquantenne Zhu Chongyun, ingegnere meccanico passata alla moda e diventata presto un'icona in Cina - va fatto "step by step", passo dopo passo. Intanto la designer sta creando la nuova squadra, reclutando figure professionali internazionali per il management e l'ufficio stilistico che resterà nella storica sede di via Manin.
Le collezioni, per il momento, saranno dedicate esclusivamente all'abbigliamento femminile e agli accessori e saranno interamente disegnate e prodotte in Italia con tessuti italiani "perché il made in Italy è una sicurezza, una garanzia" e una scelta quasi obbligata per "riportare Krizia a un certo livello". Con la fondatrice Mariuccia Mandelli i rapporti sono ottimi: "non avevamo intenzione di fare nuove acquisizioni, ma poi è scattato qualcosa che ci ha fatto decidere: abbiamo percepito l'importanza della storia di questa azienda e ci siamo accorti - ricorda l'imprenditrice - che i nostri valori estetici e il nostro gusto corrispondevano". Appuntamento a febbraio, dunque, per vedere come sarà la moda della nuova Krizia a guida cinese.
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