LVMH riaprirà La Samaritaine di Parigi nel 2019 con DFS
Dopo Venezia, DFS si prepara a sbarcare a Parigi per riaprire La Samaritaine, riportando al suo splendore lo storico grande magazzino chiuso dal 2005. Situato nel cuore di Parigi, tra rue de Rivoli e la Senna, il complesso di 70.000 metri quadrati di proprietà di LVMH è nel pieno dei lavori. Oltre a un grande magazzino del lusso con insegna duty free, comprenderà un hotel Cheval Blanc, degli uffici, degli alloggi popolari e un asilo nido.
La ristrutturazione dell’edificio è guidata dallo studio di architettura giapponese Sanaa, mentre gli interni del negozio sono stati affidati a Hubert de Malherbe e allo studio di Toronto Yabu Pushelberg. Questo nuovo centro del lusso, il primo per DFS in Francia, manterrà il nome storico La Samaritaine, ancora ben presente nella memoria dei parigini, portando a nuova vita questa location emblematica della capitale francese. Essendo situato nel centro città, così come già accade per il centro T Fondaco dei Tedeschi di Venezia, non sarà duty free per tutti, ma avrà un servizio classico di detassazione per i residenti al di fuori dell’Unione Europea.
“Concepito da DFS, si svilupperà su tutti i piani, dal piano terra alla grande vetrata storica, su una superficie commerciale di 20.000 metri quadrati e si chiamerà La Samaritaine, con l’idea di focalizzarsi su un’offerta adatta al luogo in cui ci troviamo”, ha spiegato a FashionNetwork.com Eléonore De Boysson, Vice Presidente Esecutivo di DFS per l’Europa e il Medio Oriente. “Il numero dei brand dovrebbe essere circa il doppio rispetto ai 400 del centro DFS di Venezia. Giocheremo soprattutto sull’esperienza, che sarà unica. Un’esperienza francese, in cui la cultura avrà un ruolo di primo piano, così come la gastronomia, con 8 punti di ristorazione”.
Con l’apertura di Venezia alla fine del 2016, la società ha sviluppato un nuovo concept, più adatto ai nuovi comportamenti di acquisto della clientela del lusso. Come sottolinea la manager: “Fondaco dei Tedeschi ha rappresentato un’ulteriore tappa in ambito esperienziale, con una clientela sempre più sofisticata ed esigente. In un anno ci siamo adattati molto, passando da 300 a 400 brand e arricchendo il nostro programma culturale per fidelizzare i clienti. A Parigi seguiremo la stessa strategia, ma la realizzeremo in modo differente”.
Il gruppo intende capitalizzare sia la notorietà locale de La Samaritaine sia la reputazione di DFS in Asia per attirare una clientela locale e internazionale. A Venezia, ad esempio, la società ha arricchito la sua offerta con molti piccoli marchi italiani. A Parigi, punterà soprattutto sulla cultura francese.
L’idea è di proporre, attraverso un’offerta tradizionale di moda, accessori, gioielleria, bellezza, gastronomia, vini e liquori, una vasta scelta tra “grandi griffe internazionali, marchi francesi e parigini di nicchia, ma anche proposte artigianali”, ha concluso Eléonore De Boysson.
Dopo aver subito negli ultimi anni il rallentamento delle vendite del lusso in Asia, DFS, che è presente in 13 aeroporti e possiede 18 centri T Galleria, sembra essere in ripresa. “Va molto meglio, quest’anno sarà ancora più positivo, in seguito alla cessazione della concessione deficitaria dell’aeroporto di Hong Kong”, ha spiegato il Direttore Finanziario di LVMH, Jean-Jacques Guiony, in occasione della pubblicazione dei risultati annuali lo scorso 25 gennaio.
“L’obiettivo è di tornare a crescere a due cifre, ma non immediatamente, tenendo conto degli investimenti nelle nuove destinazioni, come Macao, Venezia e la Cambogia”, ha concluso il Direttore Generale del gruppo Antonio Belloni. Destinazioni tra le quali sicuramente brillerà presto la Ville Lumière con La Samaritaine.
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