Pubblicato il
8 feb 2010
8 feb 2010
LVMH affronta la fase post-crisi con rigore
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8 feb 2010
8 feb 2010
6 feb 2010 - Il leader mondiale del lusso ha reso noto un fatturato annuo di 17,05 miliardi di euro e un utile netto di 1,75 miliardi, in regresso.
17,053 miliardi di euro. Il giro d'affari realizzato dal gruppo LVMH nel 2009 porta con sé le tracce di un momento difficile: le vendite globali del numero uno del lusso nel mondo sono in ribasso dell'1% a dati correnti e del 4% a tassi di cambio costanti, con forti disparità a seconda delle divisioni (gli orologi e la gioielleria han terminato l'esercizio annuale con un calo delle vendite pari al 13%).
Sul solo quarto trimestre però, è risultata una crescita organica delle vendite dell'1%, mentre è stato raggiunto a dicembre un livello record dell'attività.
Il gruppo ha concluso l'ultimo esercizio con un utile netto di 1,755 miliardi di euro, cioè con un calo del 13% rispetto al 2008, e con un risultato operativo di 3,63 miliardi, in calo dell'8%, fatto che conduce ad un margine operativo finale del 20% (nettamente calato nel primo semestre).
Pur in questo contesto, il gruppo segnala in un comunicato "la sua forte crescita in Asia" e una "buona resistenza" in Europa. E il suo brand faro Louis Vuitton può ancora esibire una crescita a due cifre delle sue vendite annuali, così come "un livello eccezionale di redditività".
Il gruppo inizia oggi il nuovo esercizio coll'intento di "mantenere un grande rigore gestionale nell'insieme dei suoi campi di attività". Di Gianluca Bolelli
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