Di
Adnkronos
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Pubblicato il
5 nov 2011
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L'eco fashion conquista la moda: lo vogliono le trend setter 40enni
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5 nov 2011
5 nov 2011
L'alto di gamma della moda non conosce crisi. E non perché se ne sta fermo e immobile ad ammirarsi allo specchio, ma perché al contrario osa, innova e sperimenta.
Caira Design per Neglia |
La griffe in sé basta per uno spazio di tempo sempre più limitato e per un'età sempre più giovane. Per resistere ed esistere deve lanciare sempre qualche cosa di nuovo. E' quello che fanno i brand, ma è anche quello che devono fare i negozi, vera cartina di tornasole non solo di come va il mercato. Ovvio. Ma anche di stili e tendenze. A chi è di Milano il nome Neglia dice qualcosa. Anzi molto. Una boutique storica di Piazza San Babila e una sartoria che ha sempre vestito la borghesia meneghina. Da tempo si è trasferita in un'altra zona della città, vicino a piazza Piola, mantenendo gran parte della clientela abituale e incontrandone di nuova.
Un negozio con una forte cifra classica e che oggi, anticipando i tempi, segna una svolta. Porta tra i mostri sacri del fashion nazionale e internazionale gli astri nascenti dell'eco fashion. Più noti, come Cangiari, meno noti, come Purotatto, Wave-O, Caira Design. E' Anna Neglia, esponente dell'ultima generazione della famiglia, che all'interno della spazio lancia il progetto eco-etico. "Un mondo - racconta all'Adnkronos - che va ad abbracciare una tipologia di donna che a me piace: rispetta l'ambiente e ha una forte struttura morale ed etica nei confronti di se stessa e del mondo".
Lo 'Smart Concept by Anna Neglia' è una vetrina che ospita collezioni di abbigliamento e accessori selezionati a cura di Change up!, realtà milanese che si è fatta conoscere proprio per le sue iniziative nell'ambito della sostenibilità e che esercita una attività di scouting nella moda.
"La donna che concepisce questo genere di abbigliamento basato comunque sulla qualità, che per noi resta la precondizione, vuole conoscere, sapere che dietro a ognuna di queste case c'è una linea guida. Come per esempio La Bolsina che produce borse con tessuti recuperati dagli alberghi di lusso. O ancora Cangiari attivo nella lotta alla mafia" spiega Anna Neglia. Insomma, "tutti con un'idea nuovissima e stili particolarissimi, non finalizzati a tutte le donne. Molti marchi non sono ancora conosciuti, quindi ne devi adorare lo stile, la qualità e la storia. Questa è una donna fortemente personalizzata".
Affiancato a questo mondo, nella boutique ci sono i grandi nomi e grandi marchi. Un mix and match che ben interpreta la modernità. "La donna deve essere predisposta per questi capi perché non tutte sono capaci di percepire questo mondo. Se c'è terreno fertile e lo si racconta, i riscontri sono positivi. Come ad esempio con Purotatto che realizza maglie fatte al 60% di proteine del latte. Una qualità fantastica, perché è ancora meglio del cashemere e della seta".
Tutto ciò che contiene innovazione e sperimentazione costa ma questo, spiega Neglia, non spaventa affatto il cliente: "C'è un valore aggiunto, perché ho sia la storia, sia la qualità. Ho tutto". Insomma se la crisi si avverte, "la crisi è mondiale e non mi posso togliere dal contesto", resta il fatto che "questo modo di concepire la moda etica è rivoluzionario e avviene nel momento giusto. La donna non ha più voglia delle solite cose. Viene attratta dalle novità.
Ma chi è la donna che interpreta questo modo consapevole di approcciare la moda? "Sono donne con un'età che va dai 35 ai 50 anni, 40 in media. Sono pronte, curiose. Sanno apprezzare e spargono la voce tra le amiche. Le più giovani, le 20enni, cercano ancora il marchio, la griffe".
Il debutto per il nuovo Smart Concept di Anna Neglia è in agenda per il 10 novembre dalle 9,30 alle 21, nel negozio di Via Enrico Noe 23 a Milano.
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