Pubblicato il
27 giu 2010
27 giu 2010
L'affare Bettencourt prende una piega politica
Pubblicato il
27 giu 2010
27 giu 2010
PARIGI, 28 giu 2010 - L'ex-maggiordomo di Liliane Bettencourt messo sotto sorveglianza per aver effettuato registrazioni a sua insaputa della donna più ricca di Francia, è stato rimesso in libertà dalla procura di Nanterre, ma la questione rischia ora di assumere risvolti politici.
Liliane Bettencourt |
Marine Le Pen, vicepresidente del “Front national”, ha dichiarato venerdì scorso all'agenzia Reuters che il caso Bettencourt potrebbe trasformarsi in un "Sarkogate" e “portare alle dimissioni del Capo dello Stato, se i sospetti di ingerenza dell'Eliseo nella procedura giudiziaria fossero confermati”.
Marine Le Pen ha aggiunto di aver anche denunciato da tempo la "doppia veste" del ministro del Tesoro dell'epoca, Eric Woerth, diventato Ministro del Lavoro, che era “allo stesso tempo tesoriere dell'UMP", posto che occupa ancor'oggi.
Il nome del Ministro appariva a più riprese nelle conversazioni registrate, al fianco di quello di sua moglie, Florence, che lavorava allora per Clymène, società incaricata di gestire il patrimonio di Liliane Bettencourt.
Eric Woerth, che è stato ministro del Tesoro da maggio 2007 a marzo 2010, ha smentito di essere mai intervenuto a vantaggio della situazione fiscale di Liliane Bettencourt, azionista principale del gigante della cosmetica L'Oréal, o di aver ricevuto indebitamente somme di denaro.
In un comunicato, Woerth ha dichiarato che queste asserzioni mirano a causare pregiudizio alla sua reputazione, dal momento che, in quanto Ministro del Lavoro, sta presentando la riforma delle pensioni. “Questo fatto non mi sembra un caso", ha scritto. "Si tratta di affermazioni totalmente prive di fondamento. Sono ancor più ridicole visto e considerato che ricordo che come Ministro del Tesoro ho condotto una lotta senza quartiere contro l'evasione fiscale e i paradisi fiscali", ha aggiunto. Su RTL, Eric Woerth ha tuttavia giudicato "possibile che vi siano state delle donazioni nell'ambito della campagna" per le elezioni regionali del 14 e 21 marzo 2009".
In seguito alla pubblicazione di queste registrazioni, consegnate alla Polizia, Liliane Bettencourt ha presentato querela per "oltraggio", "furto" e "falsa testimonianza", a quanto appreso dal suo entourage.
"Le investigazioni continuano e attendiamo di ottenere altri elementi per decidere" la sorte del maggiordomo e dell'informatico che l'ha aiutato a copiare su dei CD-Rom le registrazioni, precisa il parquet di Nanterre. Sui fatti rivelati dalle registrazioni, la procura di Nanterre non sembra per il momento voler aprire un'inchiesta. "La prima domanda da porsi è sapere come questi discorsi siano stati registrati, in quanto questo metodo sembra costituire una violazione della legge", ha spiegato.
Intanto, come si apprende da persone vicine a Liliane Bettencourt, la gran parte della colossale fortuna della donna, considerata dal magazine americano Forbes come la più ricca d'Europa, è legata alle quote da lei possedute del gruppo n°1 mondiale dei cosmetici L'Oréal, fondato da suo padre.
"Il 95% della fortuna di Mme Bettencourt è legato alle azioni de L'Oréal" che possiede, ha dichiarato all'AFP uno dei suoi parenti, che ha preferito rimanere anonimo. La famiglia Bettencourt (Liliane, sua figlia unica Françoise e il marito di quest'ultima Jean-Pierre Meyers) possiede il 31% de L'Oréal, attraverso una holding familiare chiamata Thetys.
Questa partecipazione vale circa 15 miliardi di euro, sulla base del valore delle azioni L'Oréal nelle ultime sedute di Borsa della scorsa settimana.
"La fortuna di Madame Bettencourt è come il grafico di Borsa delle azioni L'Oréal: oscilla e varia tutti i giorni", ha aggiunto un'altra fonte, fatto che implica il non poter fornire una cifra globale precisa per valutare questo patrimonio con esattezza.
A questi potenziali 15 miliardi di euro, si aggiungono circa 278 milioni di euro che Mme Bettencourt percepirà come dividendo per l'esercizio 2009, come pure 75.000 euro di gettoni di presenza ricevuti in quanto membro del consiglio d'amministrazione dell'impero degli shampoo e delle creme.
La diciassettesima fortuna mondiale, secondo Forbes, è anche proprietaria di un patrimonio immobiliare che comprende un hôtel privato a Neuilly-sur-seine (Hauts-de-Seine), valutato 30 milioni di euro, e una casa di famiglia in Bretagna, "qualche appartamento qua e là" e diverse opere d'arte, oltre a "qualche decina di migliaia di titoli Nestlé", sostengono le stesse fonti.
"Escludendo i titoli L'Oréal, Madame Bettencourt possiede in totale beni immobili e opere d'arte valutati 100 milioni di euro", riassumono.
Quanto all'isola alle Seychelles, Arros, che la donna possederebbe secondo le registrazioni delle conversazioni effettuate al suo domicilio e rivelate da Mediapart, le stesse fonti hanno dichiarato all'AFP che si tratta di una conseguenza della successione di André Bettencourt, il marito di Liliane deceduto nel 2007. "L'isola alle Seychelles proviene dalla successione di suo marito. Lei ha un contratto di locazione, ma noi investigheremo ulteriormente".
Secondo queste fonti, dal 2004 la figlia unica di Liliane Bettencourt, Françoise Bettencourt-Meyers, sarebbe la vera proprietaria dell'immensa ricchezza dei Bettencourt, perché sua madre non ne avrebbe che l'usufrutto.
Liliane Bettencourt ha ceduto il suo patrimonio in nuda proprietà alla famiglia, per due terzi a sua figlia e per un terzo ai suoi due nipoti, affermano, grazie "a donazioni effettuate da quindici anni in maniera legale, cioè pagando ogni diritto spettante allo Stato".
"Ormai è lei la donna più ricca di Francia, bisogna solo che sia paziente e aspetti con calma la morte di sua madre", ripetono.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP
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