Gianluca Bolelli
16 nov 2016
Kiabi punta sull'estero per raddoppiare le vendite entro il 2021
Gianluca Bolelli
16 nov 2016
La catena francese di negozi di abbigliamento a prezzi accessibili Kiabi ha annunciato di voler raddoppiare le vendite entro la fine del 2021, puntando soprattutto sul proprio sviluppo all'estero.
Il gruppo realizza attualmente un fatturato annuo di 1,8 miliardi di euro, ed è già presente in 25 Paesi, in 14 dei quali gestisce dei negozi fisici, mentre nei restanti 11 opera unicamente attraverso il suo sito di e-commerce.
“La nostra strategia è chiara: rafforzare le nostre posizioni in Europa dalle grandi capitali, partendo da Parigi, proseguire con un'espansione in Medio Oriente e nell'Africa subsahariana, per poi conquistare, a partire dal 2018, il Brasile, l'India e la Cina”, ha annunciato Nicolas Hennon, il PDG del gruppo con sede a Hem, nel Nord della Francia, in un comunicato.
Il marchio intende passare nei prossimi 5 anni da 500 a 700 negozi nel mondo, con l'obiettivo di realizzare la metà del proprio giro d'affari sui mercati esteri.
Il gruppo, non quotato, non pubblica cifre dettagliate sui suoi risultati del 2015 e del 2016. Per quest'anno, l'estero dovrebbe rappresentare circa il 27% delle vendite totali del gruppo, ha indicato all'agenzia di stampa francese AFP Christine Jutard, direttrice delle risorse umane di Kiabi.
“Oggi, le nostre sfide di crescita si trovano all'estero: puntiamo alle grandi città, di tutto il mondo, e siamo alla ricerca di location premium con flussi minimi di dieci milioni di visitatori”, ha spiegato la manager al Mapic, il salone del settore immobiliare commerciale in corso a Cannes.
Il marchio transalpino partecipa per la prima volta a questa fiera con un temporary store di 850 metri quadrati sulla Croisette, per presentare le sue ultime innovazioni, tra le quali figurano il ricorso al robot umanoide “Pepper” per l'accoglienza e l'animazione in negozio, una vetrina-ologramma, e un nuovo concept di negozio in corso di implementazione in Francia e all'estero.
Quest'anno il gruppo ha già aperto una trentina di nuovi punti vendita. All'estero, Kiabi si è distribuito in particolare in Belgio. “Entro pochi giorni apriremo anche il mercato del Gabon”, puntualizza Christine Jutard.
Poi, da oggi fino al 2021, lo sviluppo dell'insegna passerà anche per l'Algeria, il Portogallo, gli Emirati Arabi uniti, e quindi, a partire dal primo semestre del 2018, il Brasile. In parallelo, il gruppo continuerà a rafforzare la propria distribuzione nei Paesi in cui è già presente. L'espansione sarà realizzata sia con negozi in proprio che con punti vendita in franchising.
Non per questo però Kiabi dimentica la Francia, “dove quest'anno siamo in crescita nonostante un contesto di mercato difficile”, precisa Christine Jutard. Il distributore transalpino ambisce ad aprire una ventina di negozi nella regione parigina entro i prossimi 5 anni.
Il gruppo, che fino ad oggi era quasi esclusivamente presente nei centri commerciali di periferia, punta ora ad insediarsi in centri commerciali più grandi e centrali e nei centri delle città, ma sempre su superfici importanti di circa 1.500 metri quadrati, precisa la responsabile.
Per consolidare il suo sviluppo, Kiabi ha inoltre annunciato di voler assumere 5.000 nuovi collaboratori nei prossimi 5 anni. Il gruppo impiega attualmente 8.700 persone in tutto il mondo.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP
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