10 mar 2014
John Lewis si dota di un incubatore di imprese
10 mar 2014
Cross-channel, omni-canale, ecc., le denominazioni utilizzate per definire la necessità per gli attori del retail di coordinare le loro offerte con soluzioni fisiche e on-line si stanno moltiplicando. Ciascun attore è molto attento alle sperimentazioni e alle innovazioni che compaiono in questo campo. A livello economico, la posta in gioco è alta.
In questo contesto, la John Lewis Partnership, proprietaria delle aziende Waitrose (300 negozi) e John Lewis (40 punti vendita), annuncia un'iniziativa di vasta portata. Il gruppo britannico, che nell'ultimo esercizio ha realizzato un volume d'affari di 10,92 miliardi di euro (9,03 miliardi di sterline), si è dotato di un incubatore di imprese tecnologiche, associandosi con Stuart Marks, figura di primo piano del mondo delle nuove tecnologie in Inghilterra, per creare il JLAB.
Quest'ultimo ha come obiettivo, secondo il comunicato del gruppo, "d’identificare e sviluppare le innovazioni che porteranno i futuri vantaggi strategici rispetto alle esigenze dei consumatori".
Ricordiamo che l'incubatore aziendale (o business incubator) è qualsiasi programma progettato per accelerare lo sviluppo di imprese attraverso una serie di risorse e servizi implementati per il loro sostegno.
Il JLAB entrerà in funzione a maggio, e saranno cinque le aziende che beneficeranno del periodo di incubazione fra giugno e settembre. “Siamo stati fra i precursori nel campo dell'omni-canale”, spiega Andy Street, direttore generale di John Lewis. “Grazie al nostro incubatore JLAB, potremo sostenere la nuova generazione di start-up tecnologiche, garantendo nel contempo di rimanere in prima linea nello sviluppo del retail”.
I lavori delle start-up saranno seguiti dai professionisti di punta del gruppo, che daranno loro anche dei consigli.
“Tale focus deve aiutarci a fornire l'esperienza di acquisto cross-channel più consistente possibile ai nostri clienti”, sottolinea Andrew Murphy, direttore del retail dell'azienda. “Sappiamo che loro apprezzano moltissimo il fatto di poter realizzare i propri acquisti per telefono, in negozio e on-line. E tutto ciò che migliora o semplifica questa esperienza ci interessa".
Al termine del periodo di incubazione, il JLAB annuncerà un vincitore tra i cinque candidati selezionati. Questi vedrà John Lewis investire 60.500 euro nella propria struttura, così come Stuart Marks. La soluzione sviluppata sarà testata ed eventualmente distribuita nella rete vendita del gruppo.
Mentre prima i professionisti della moda e della distribuzione preferivano subappaltare il settore ricerca e sviluppo, in questi ultimi mesi si è potuto assistere, per esempio, a un Nike che investe nella start-up olandese DyeCoo Textile Systems per una tecnologia di tintura a secco.
Fatto ancora più significativo: Renzo Rosso, attraverso Red Circle Investments, la società d'investimenti della famiglia Rosso nata nel 2011, possiede il 20% di H-Farm, un incubatore che finanzia le start-up legate al mondo digitale.
Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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