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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
27 gen 2017
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Jimmy Choo termina l'anno con un nuovo record di vendite

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
27 gen 2017

La griffe britannica di calzature e accessori di lusso Jimmy Choo ha nuovamente battuto il suo record di vendite nel 2016. Il rinnovamento dei negozi, lo sviluppo del marchio online e delle licenze, e l'accoglienza positiva che ha avuto la linea maschile – senza contare la collezione di occhiali per uomo, prevista per il 2018 – hanno contribuito all'ottimismo del marchio, malgrado un contesto difficile per il settore del lusso.

Sia l'Uomo che la Donna hanno contribuito all'ascesa di Jimmy Choo lo scorso anno


Nel periodo annuale chiuso il 31 dicembre, il brand è cresciuto molto in Asia e ha continuato a rafforzarsi in Europa e in Giappone, mentre negli USA le vendite hanno beneficiato “di trend in miglioramento”, anche se tutto ciò è stato compensato da “una riduzione programmata del wholesale negli Stati Uniti”.

Anche la debolezza della sterlina ha aiutato il gruppo con sede a Londra. Le vendite sono quindi cresciute del 15%, per raggiungere i 346 milioni di sterline (406,7 milioni di euro) complessivi, anche se è vero che a cambi costanti la progressione è solo del 2%. Una cifra che non è poi così malvagia considerando le difficoltà attualmente attraversate dal settore del lusso.

Secondo l'azienda, le vendite al dettaglio sono aumentate del 17%, a 244 milioni di sterline (286,8 milioni di euro), per una progressione del 4% a cambi costanti, con un quarto trimestre più solido, che ha permesso alle vendite comparabili del secondo semestre di crescere del 2%. L'inizio del 2016 è stato più difficoltoso, ma le solide performance della fine dell'anno hanno consentito di limitare il calo del risultato comparabile all'1% sulla totalità dell'esercizio.

Tale calo dell'1% riflette l'impatto sia del programma di rinnovamento dei negozi che degli adeguamenti dei prezzi. Misure applicate per mantenere la competitività del marchio. Il trend è nettamente migliorato nel secondo semestre e le vendite online hanno continuato a crescere, rappresentando ormai il 6% delle vendite totali.

Le vendite all'ingrosso sono invece aumentate dell'8%, a 107 milioni di sterline (125,8 milioni di euro), il che corrisponde comunque a un calo del 4% a cambi costanti. Gli acquisti ridotti da parte dei grandi magazzini americani sono stati compensati dalla crescita delle altre regioni. Come gli altri marchi del lusso, Jimmy Choo controlla con attenzione le vendite alle catene statunitensi di grandi magazzini, le cui politiche promozionali sono giudicate eccessive, a vantaggio dei negozi posseduti in proprio o delle vendite online.

I ricavi ottenuti dalle licenze sono invece aumentati del 25% (e del 9% a cambi costanti), per raggiungere i 13 milioni di sterline, con una buona prestazione soprattutto dei profumi.

L'azienda ha inoltre scelto di investire nei propri negozi. Il numero dei punti vendita gestiti direttamente è cresciuto di 9 unità nel 2016 e 16 vetrine sono state rinnovate applicandovi il nuovo concept del brand. Ciò significa che al momento attuale il 45% della rete di negozi è stata aggiornata.

La griffe ha inoltre comunicato che anche nel suo 20° anno di esistenza le calzature sono rimaste la principale fonte di crescita, rappresentando ancora il 75% dei ricavi. Ma gli accessori hanno anche beneficiato dello sviluppo delle borse Lockett.

La crescita è stata forte anche nel campo delle licenze e dei progressi sono stati constatati anche nella gamma di prodotti maschili di Jimmy Choo, sia per le scarpe che per gli accessori.

L'Uomo rimane infatti la categoria in cui la crescita del brand è più intensa, e oggi rappresenta il 9% delle vendite totali. Nel corso dell'esercizio è stata prolungata fino al 2023 la licenza con Safilo e una linea di occhiali dovrebbe essere lanciata nel 2018.

Di conseguenza, Jimmy Choo ritiene essere in grado di generare un profitto in linea con le aspettative nel 2016. E per il 2017, la griffe prevede che la situazione migliorerà in tutte le regioni, precisando pure che è “ben posizionata per trarre vantaggio da un mercato più solido”.

Sandra Halliday (Versione italiana di Gianluca Bolelli)

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