30 mag 2016
Jeckerson (ancora in liquidazione straordinaria): partnership con Yamaha per J Jeans
30 mag 2016
Jeckerson, in cerca di riscatto, continua a scommettere sul potenziale trendy del brand giovane “contemporary-urban” J Jeans, che ha creato circa un anno e mezzo fa, anche attraverso vari progetti di collaborazione. E così, dopo quello con la Independent Ideas di Lapo Elkann alcuni mesi fa, oggi ha fatto nascere l'iniziativa “J Jeans Goes Faster”, che vede protagonista un altro marchio di abbigliamento pensato per i giovani, Faster Sons, filosofia della casa motociclistica giapponese Yamaha che ha posto al centro del proprio pensiero l’importanza di affiancare lo stile retrò ad una tecnologia all’avanguardia, dando così vita ai nuovi modelli della gamma “Sport Heritage”. I due brand vogliono porre l’accento sullo stile unico e personale del proprio consumatore.
Per celebrare questa partnership, è stato organizzato un “Fashion Raduno” nel flagship store Jeckerson in Corso Matteotti 1 a Milano, con il modello Yamaha “XSR 700” esposto nella vetrina del negozio. Per sottolineare la sintonia di valori fra J Jeans e Faster Sons, la “XSR 700” sarà inoltre protagonista da giugno a settembre delle vetrine dei principali monomarca J Jeans dislocati in vari centri commerciali italiani.
La collaborazione prevede inoltre una campagna ADV che affianca lo stile J Jeans alla bicilindrica Faster Sons in uno shooting fotografico che verrà veicolato anche attraverso l’hashtag #jjeansgoesfaster sulle rispettive piattaforme social.
Intanto, il marchio dei jeans con la toppa in alcantara creati a Bologna nel 1995 dai fratelli Chionna, è sempre a caccia di un nuovo proprietario. L’azionista di riferimento, il fondo inglese Stirling Square Capital Partners (che controlla il 98,6% del capitale), e il socio di minoranza, il fondo Grantley Limited (1,39%), hanno infatti deciso qualche mese or sono di mettere in liquidazione straordinaria il brand rilevato nel 2008 dall’imprenditore pesarese Franco Stocchi, che aveva tentato (invano) la strada del concordato preventivo.
Secondo “Il Sole 24 Ore”, l'azienda guidata dall’amministratore delegato Gian Maria Argentini (che può vantare passate esperienze manageriali in Safilo, Sarah Lee, Sector e Allegri, e che dal 2013 è alla testa della firma bolognese) avrebbe oltre 90 milioni di euro di debiti, 55 dei quali con le banche e 31 con l’ex proprietario Stocchi, che sarebbero stati contratti prima della crisi finanziaria del mercato interno per finanziare la strategia di espansione globale che non è mai decollata, nonostante anche lo scorso anno questa diffusione sia proseguita con l'ingresso del marchio negli Stati Uniti.
Jeckerson, che dà lavoro a 180 persone (40 nel quartier generale di Bologna e le altre distribuite nei 30 negozi monomarca e negli 8 outlet italiani) e genera un fatturato annuo di circa 40 milioni con un buon Ebitda consolidato (4,9 milioni di euro nel 2014), non è riuscito a riemergere dalle posizioni debitorie, “anche dopo la ristrutturazione finanziaria firmata a inizio 2014 con le banche creditrici (capitanate da GE Capital e Unicredit)”, ricorda il quotidiano economico milanese.
La società è ancora alla ricerca di investitori interessati, e pare che tra questi ci sia lo stesso Franco Stocchi, definito “il re della jeans valley del Metauro”, il quale liquidò i fratelli Chionna nel 2004 con 9,2 milioni di euro (cifra che poi è diventata il nome, 9.2, del nuovo brand di denim di Carlo Chionna, ndr.), mentre punta su un'internazionalizzazione che ha preso il via con gli Stati Uniti e la Germania, con piani di investimento molto cauti che puntano su multimarca e negozi specialistici, e sul raddoppio del peso sulle vendite complessive (dal 5 al 10%), di J Jeans, per il quale dovrebbero essere aperti un paio di punti vendita all’anno all’interno di centri commerciali.
L'azienda ha una produzione totalmente esternalizzata, tra Veneto e Marche (quindi al 100% Made in Italy) per il brand Jeckerson, mentre una piccola parte è affidata a façonisti turchi per J Jeans. Chissà se al prossimo, ormai imminente, Pitti Uomo di giugno, non siano pronte delle belle novità per questo marchio di culto...
Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.