Pubblicato il
25 ago 2010
25 ago 2010
Jack Wolfskin è in vendita, ma intanto sponsorizza Liverpool e Fulham
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25 ago 2010
25 ago 2010
23 ago 2010 – L'azienda tedesca specializzata nell'outdoor Jack Wolfskin, è in cerca di un acquirente. La banca Morgan Stanley è stata incaricata dai principali proprietari, i fondi Barclays Private Equity e Quadriga Capital, di bussare alla porte dei potenziali acquirenti. Fra loro, il meglio piazzato sembra essere il leader degli articoli sportivi, Adidas.
www.jack-wolfskin.com |
Jack Wolfskin propone ai montanari e agli escursionisti di trekking delle calzature, delle giacche a vento, degli zaini, delle tende e vari sacchi a pelo di alta gamma. La società, che ha debuttato nel 1981 in un negozio di Francoforte, dà oggi lavoro a 400 persone e l'anno scorso ha visto crescere il suo fatturato del 22%, a 251 milioni di euro. Malgrado la crisi e il successo dei discount e degli outlet, una clientela appassionata dall'avventura è stata sempre pronta a pagare il prezzo necessario per rifornirsi di prodotti di qualità. Jack Wolfskin deve anche il suo successo internazionale all'abilità del suo titolare, Manfred Hell, che si definisce un amante della natura e che testa lui stesso i materiali prima di metterli in vendita.
Che un'azienda di tale spessore arrivi ad essere disponibile sul mercato costituisce una fortuna inaspettata ed un'occasione da cogliere per i grandi nomi dello sport come Adidas, Puma o Nike, che nutrono sempre maggiori mire di espansione in questo settore di mercato, anche se si tratta di ambizioni un po' tardive. Oggi infatti, questo settore in crescita resta dominato da piccole e medie imprese specializzate, come Schöffel e Vaude in Germania, Patagonia negli Stati Uniti o Fjäll Räven in Norvegia. Solo il brand The North Face appartiene a una grande azienda di abbigliamento, VF Corp, che produce i jeans Wrangler e Lee.
L'interesse nell'ambiente per questo affare è grande, rivelano fonti prossime al dossier. Da parte di Adidas, che viene appunto ritenuta favorita dagli analisti, non viene rilasciato alcun commento riguardo a queste voci. Il suo presidente, Herbert Hainer, non fa tuttavia mistero del fatto che un'acquisizione sarebbe il mezzo per il marchio di crescere nel settore dei prodotti «outdoor», che gli assicura ad oggi appena, si fa per dire, 200 milioni di euro di vendite. Per guadagnare in credibilità e dimensione sul mercato, sono stati messi al lavoro un manager specializzato e una task-force di specialisti della vendita, ed è stato stabilito un piano di sviluppo fino al 2015.
Foto: Jack Wolfskin GmbH & Co. KGaA |
Il costo d'acquisto della Jack Wolfskin potrebbe collocarsi fra i 150 e i 200 milioni di euro, senza però conoscere ad oggi quanto possa essere realmente proficuo investire in questa discreta media impresa.
Intanto però, da buoni tedeschi, i dirigenti di Jack Wolfskin continuano a lavorare a testa bassa e, nonostante si attraversi questo momento particolare d'incertezza, proseguono a curare l'avanzata del brand all'estero. L'azienda di outdoor ha infatti perfezionato due contratti di sponsorizzazione con due prestigiosi club calcistici inglesi come il Liverpool (che patrocinerà per 3 anni) e il Fulham (che sponsorizzerà per 2). Oggi il brand dispone solo di due boutique a suo nome in Gran Bretagna, nelle città di Crasmere e Londra. Questa strategia, che cerca di ampliare il bacino d'utenza di potenziali acquirenti di prodotti per gli sport e le attività outdoor, “catturandoli” da altre discipline sportive - cercando di non spaventare parlando solo di alpinismo - è già stata portata avanti in Germania, dove il marchio sponsorizza quattro squadre di calcio.
Per Jack Wolfskin, l'outdoor ha un pubblico di appassionati molto più ampio che in passato e in più la Gran Bretagna fa parte dei mercati export prioritari. Il secondo negozio, quello di Londra, ha aperto proprio in questa metà di agosto e si estende su una superficie di vendita di 230 metri quadrati. Il brand è già presente in un centinaio di multimarca britannici, ma altre inaugurazioni di boutique sono previste Oltremanica.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: Les Echos
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