Pubblicato il
13 feb 2012
13 feb 2012
JC Penney minacciata di boicottaggi perché la sua testimonial è gay
Pubblicato il
13 feb 2012
13 feb 2012
Il 25 gennaio, l’azienda americana di abbigliamento per tutta la famiglia ha annunciato l'inizio della sua collaborazione con l'attrice e presentatrice americana Ellen DeGeneres, per la sua campagna «Fair and Square Pricing». Problema: la donna è omosessuale. Il fatto ha spinto varie associazioni di difesa dei valori familiari ad esigere il termine della loro collaborazione, e poi a far scattare un boicottaggio dei prodotti venduti dal marchio.
La risposta di Ellen DeGeneres ai detrattori di JC Penney
La fronda è capeggiata dall'associazione conservatrice One Million Moms. «E' strano che JC Penney ritenga che assumere una persona apertamente e dichiaratamente gay come testimonial possa essere vantaggioso, quando la maggior parte dei suoi clienti è composta da famiglie conservatrici», ha pubblicato il collettivo su Facebook. «Perderanno più vendite di quante ne guadagneranno, a meno che non cambino rapidamente testimonial». La risposta dell'azienda non si è fatta attendere: Ellen DeGeneres resterà la testimonial della catena.
La vicenda si è trasformata in un caso nazionale dopo che la presentatrice ha affrontato direttamente la polemica nel suo show televisivo. Conosciuta per il suo humour sarcastico, la DeGeneres si è stupita del fatto che il gruppo One Million Moms abbia solo 40.000 iscritti su Facebook. «Ecco i valori che difendo: l'onestà, l’uguaglianza, la gentilezza, la compassione, trattare le persone come vorreste essere trattati voi stessi, e aiutare coloro che hanno bisogno», ha concluso. «Per me, sono questi i valori tradizionali».
Il talk show di Ellen DeGeneres è in programma da nove anni. Un appuntamento quotidiano premiato con 32 “Daytime Emmy Awards”, che ha consentito alla sua anchor-woman di essere inserita da “Time Magazine” nella Top 100 dei personaggi più influenti. Un profilo che ha convinto JC Penney, catena che può contare su 1.100 negozi negli USA, con 16,5 miliardi di dollari di vendite realizzati nel 2011. Risultati che saranno comunicati nei dettagli all'assemblea generale del prossimo maggio.
Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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