31 gen 2014
Ittierre : cassa integrazione prorogata
31 gen 2014
Sono ore decisive per Ittierre. Nel corso di un incontro tenutosi a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico con i sindacati e i rappresentanti delle istituzioni locali molisane per fare il punto sulla grave crisi che sta attraversando il gruppo di moda di Pettoranello, il governo ha dato il via libera alla cassa integrazione straordinaria. "Al tavolo tecnico presso il ministero dello Sviluppo Economico abbiamo avuto assicurazioni sulla possibile attivazione della cigs per un anno per gli addetti Ittierre”, ha reso noto il sindacato Ugl.
In occasione di questa vertenza, tenutasi giovedì 30 gennaio, circa 200 dipendenti sono giunti nella capitale per manifestare la loro rabbia. «Speriamo nella cassa integrazione straordinaria, certo. Ma è soltanto un tampone provvisorio. Quello che noi vogliamo è un nuovo soggetto che investa nell'azienda nel lungo periodo», ha raccontato uno di loro al quotidiano Il Tempo.
Colpito da una grave crisi finanziaria e appesantito da un debito di quasi 90 milioni di euro, il gruppo specializzato nella produzione di marchi in licenza, che conta oltre 600 dipendenti, ha chiesto lo scorso 18 settembre l’ammissione al concordato preventivo. Per pronunciarsi sul concordato il Tribunale di Isernia ha chiesto alla società, rilevata nel 2011 da Antonio Bianchi, patron del gruppo Albisetti, di presentare un piano di rilancio, che è stato consegnato lo scorso 26 gennaio.
Il piano prevede in particolare la messa in liquidazione di Ittierre e la creazione di una newco, in cui confluirebbe il ramo d’azienda per permettere la continuazione dell’attività. Il gruppo detiene ancora cinque marchi in licenza: Galliano e la linea maschile di John Galliano, Aquascutum, Fiorucci, Guy Laroche e la linea maschile di Jean Paul Gaultier. Nei prossimi giorni il Tribunale d’Isernia dovrebbe valutare questo piano e decidere se accettare la richiesta di concordato preventivo.
Nei mesi scorsi Antonio Bianchi aveva ricevuto una lettera d’intenti da parte di Taff Kainth, imprenditore indiano amministratore delegato della Turkswood Ltd Peatling Lodge, una società inglese che opera nel settore dell’abbigliamento. Ma quest’ultimo si è poi ritirato. In questi giorni è stata presentata una nuova lettera di manifestazione d'interesse, questa volta da parte di Ikf, una investment company italiana. In un comunicato, Ikf specifica che si tratta di una lettera “non vincolante e subordinata alle usuali verifiche per un valore non inferiore ai 2 e non superiore ai 3 milioni di euro”.
L’obiettivo è “di avviare una approfondita due diligence contabile e commerciale”, al termine delle quali, “Ikf valuterà l'opportunità di sottoscrivere un contratto che preveda l'affitto del ramo d'azienda produttivo di Ittierre”.
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