I segnali sono ormai inequivocabili: Isabel Marant è approdata ad un livello di stile ed immagine superiore. Dopo il 2010, e soprattutto a partire dall'apertura di un flagship newyorkese, i suoi défilé sono arrivati ad essere tra i più attesi e la sua notorietà ha fatto un balzo in avanti, grazie a un posizionamento prêt-à-porter di lusso disinvolto ricco di accenti bohémien parigini. Ormai evoluta dal livello di marchio parigino ad essere considerata una griffe internazionale, l'azienda francese vuol battere il ferro finché è caldo in questo 2012, dato che alle sue sette boutique in proprio nel mondo, ne aggiungerà altre sei nello spazio di pochi mesi.

La campagna Isabel Marant primavera-estate 2012, impersonata da Arizona Muse.

Nell'ordine: prima tappa in Asia a maggio, con l'apertura simultanea di due nuove punti vendita a Seul, poi sarà la volta di Hong Kong. Poche settimane più tardi, si ritornerà in Europa, e più precisamente a Londra, dove Isabel Marant inaugurerà su Bruton Street, a fianco di Céline e Stella McCartney, a partire da luglio.

In agosto, sarà la volta dell'inaugurazione programmata a Tokyo, prima di un mese di settembre che sarà caratterizzato dall'apertura del secondo indirizzo americano a Los Angeles, e del quarto a Parigi. Già presente in Rue de Charonne, Rue de Saintonge e Rue Jacob, Isabel Marant aprirà in Avenue Victor Hugo.

Con 650 punti vendita controllati ad oggi, che distribuiscono la sua linea principale, ma anche la bis "Étoile" e gli accessori, l'infrastruttura della griffe aveva bisogno di maggiore spazio. Il trasferimento della sede, annunciato da tempo, sarà realizzato questo mese. Il centinaio di dipendenti prenderà possesso degli ambienti del 50 di Rue Croix des Petits Champs nel primo arrondissement, vicino a Place des Victoires. Un immenso showroom di 1.500 metri quadrati ospiterà la sua prima collezione, presentando la "cow-girl" dell'autunno-inverno 2012/2013.

Secondo le nostre informazioni, il fatturato globale di Isabel Marant è arrivato vicino ai 70 milioni di euro nel 2011, per un incremento dal 30 al 40% rispetto al 2010.

Anaïs Lerévérend (Versione italiana di Gianluca Bolelli)