Pubblicato il
24 apr 2010
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Intersélection: stabile il numero dei visitatori nella sessione di aprile 2010
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24 apr 2010
24 apr 2010
24 apr 2010 – Sull'esempio dei saloni della moda, come il Prêt-à-Porter Paris o il Bread&Butter, Intersélection non fornisce più ufficialmente il numero dei visitatori. Il salone della grande distribuzione avrebbe avuto un leggero calo dei visitatori nazionali, mantenendo il numero di aziende acquirenti. Gli organizzatori sottolineano una qualità e una reattività che hanno portato il salone a un incremento dei visitatori esteri.
Intersélection aprile 2010 |
Le presenze francofone si sarebbero mantenute stabili, in termini di aziende presenti. Il numero dei visitatori, in compenso, non è stato comunicato. Le squadre inviate sul posto sono state più ridotte, e così il numero dei visitatori francesi si sarebbe contratto dell'11%. Un calo in parte equilibrato dalle presenze internazionali, del 7% più numerose di quelle dell'ultima sessione. In questa edizione vi sarebbe un aumento delle presenze spagnole (+39%), olandesi (+30%), portoghesi (+7%), belghe (+5%) e polacche. "Le aziende sono presenti con meno buyer. Tuttavia abbiamo censito in compenso 310 dettaglianti, contro i 110 di un anno prima", commenta Hervé Huchet, direttore della divisione moda presso Eurovet.
La maggior parte degli espositori interpellati dicono di aver notato un ambiente più calmo rispetto a quello delle sessioni precedenti. Fra la sessantina di nuovi espositori, molti si attendevano un'attività più corposa, ma la maggioranza stima che la loro sola presenza gli porterà benefici in futuro. Fra i visitatori, sono soprattutto gli habitué ad aver frequentato il salone. In particolare erano rappresentate aziende quali 3 Suisses e La Redoute, così come i brand Kiabi, Bata, Morgan, La Halle, Le Tanneur, Phildar, Eram. Si sono presentati pure Beaumanoir, Georges Rech e BCBG, i grandi magazzini Printemps e Galeries Lafayette, e tutte le insegne di supermercati.
La prossima sessione di Intersélection si svolgerà da mercoledì 3 a venerdì 5 novembre prossimi alla Porta di Versailles, date che sono più tardive di quelle inizialmente previste, causa la penuria di hall libere. "L'asse di sviluppo punta verso l'internazionalizzazione, sia per gli espositori che per i semplici visitatori”, conclude Hervé Huchet.
Di Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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