L'industria tessile indiana, seconda più grande fonte di ricchezza del paese, vedrà una diminuzione di circa mezzo milione di impieghi entro l’aprile del 2009 a causa della crisi finanziaria in corso.

Un operaio tessile indiano, a Muradnagar il 12 giugno 2003 - Foto : AFP

"Secondo le stime del ministero del tessile, sarebbero 500 000 i posti di lavoro soppressi nei prossimi 5 mesi » ha dichiarato il segretario al commercio G.K. Pillai.
Il tessile da lavoro a circa 38 milioni di persone e costituisce circa l’8% del prodotto interno lordo (PIL) della terza economia dell’Asia.

M. Pillai ha dichiarato che il settore era in una situazione critica a causa dell’aggravarsi dei problemi legati all’economia mondiale ma ha sottolineato che Nuova Delhi sta elaborando una serie di misure per far fronte alle difficoltà nel settore esportazioni.

"Questa serie di misure che potrebbe comprendere una riduzione dei tassi d’interesse e un aumento dei crediti accordati alle imprese che esportano, sarà esaminata da un comitato presieduto dal primo ministro Manmohan Singh, la settimana prossima" ha dichiarato.

L’industria tessile rappresenta il 20% della produzione indiana e più del 30 % dei guadagni sull’esportazione del paese, stando alle cifre del governo. Le esportazioni indiane sono aumentate di oltre il 30 % durante il primo semestre dell’esercizio in corso ma la domanda è crollata per via del rallentamento dell’economia mondiale.

Da parte sua , il ministro delle Finanze P. Chidambaram ha esortato le aziende indiane a ridurre i costi per evitare il più possibile la perdita di posti di lavoro. Il governo federale si è impegnato ad aiutare il settore del tessile che chiede delle sovvenzioni e dei tassi d’interesse più bassi per uscire dalla crisi.