Pubblicato il
23 set 2010
23 set 2010
Il rapporto fra uomini e Spa analizzato ad Intercharm
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23 set 2010
23 set 2010
24 set 2010 – Durante le giornate di Intercharm, la manifestazione milanese dedicata a cosmesi e bellezza, si è svolta un'interessante tavola rotonda sul rapporto e l'atteggiamento degli uomini verso le Spa. Moderati dalla francese Siska Von Saxenburg, erano presenti Xavier Damar, anch'egli francese, creatore di Edouard and Co., insieme al marocchino Philippe Chéoux, osteopata e creatore di trattamenti specifici per uomo.
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Solo il 2% degli uomini si reca nelle Spa, ma si stima che nei prossimi 5 anni il mercato dovrebbe quasi raddoppiare, aumentando del 160%; è un mercato molto giovane, gli uomini iniziano solo ora a scoprire che sono in vendita da tempo prodotti essenzialmente dedicati a loro. E' anche un mercato molto promettente. Forse non così ancora diffuso ed esteso come molti operatori del settore vogliono far credere, ma in netta crescita ed evoluzione. Allo stesso tempo è un mercato difficile, perché gli uomini sono molto esigenti. E' quanto è emerso durante la tavola rotonda moderata col consueto garbo dalla Von Saxenburg, autrice del libro “L'ABC du Spa” e cofondatrice dei siti guidespa.com e proguidespa.com.
Xavier Damar |
Secondo Xavier Damar: “Bisogna usare un linguaggio specifico per attrarre la sensibilità maschile, che è molto diversa da quella femminile, bisogna attivare una mentalità diversa da quella che vuol vendere un prodotto sempre solo usando una bella donna, per esempio mentre guida una macchina sportiva. Non si può usare uno stile “macho”, perché sarebbe un autogol. L'uomo deve invece essere consapevole dei risultati ottenuti, che deve poter ammirare ben visibili su di sé e il prodotto dev'essere di semplice utilizzo”, prosegue lo specialista di cosmetici e trattamenti per uomo, che riconosce come “Ogni uomo è diverso dall'altro, ma all'interno della Spa tutti entrano con lo stesso obiettivo: uscirne rilassati”.
Interviene Chéoux: “Gli uomini sono molto attenti al risultato ed è necessario rispettare le caratteristiche vantate dal prodotto, perché se la prima esperienza non è positiva non ritorneranno. Gli uomini dopo 40 minuti non accettano più il trattamento, perché hanno bisogno di occuparsi di altre cose, hanno meno tempo e pazienza rispetto alle donne”. “L'uomo poi”, ha continuato l'osteopata “necessita di trattamenti diversissimi, avendo una diversa texture di pelle e reazioni differenti da quelle femminili e non riesce a rilassarsi quanto le donne, quindi all'interno delle Spa va seguito un percorso completamente diverso, a partire dall'accoglienza, fino al trattamento; il prodotto, il mood, le ragazze, le luci devono quindi essere tutti ben coordinati”.
Sempre secondo Chéoux gli uomini la prima volta si presentano spesso con la loro compagna, che dà loro dei consigli, ma negli ultimi anni le cose stanno cambiando, “il 60% degli uomini compra i prodotti di cosmesi da solo. Anche nei centri commerciali. Indicativamente, circa il 20% dei prodotti per l'uomo è venduto su internet, e il 95% degli uomini effettua i suoi acquisti di prodotti cosmetici on line”. Per l'esperto africano di cosmesi maschile inoltre, “gli uomini sono ancora un po' 'bambini' e quindi più esigenti. Una volta però che hanno capito quanto possa essere positiva l'esperienza della Spa, diventa sempre più difficile soddisfarli. Le aziende (come Dior, Chanel o Azzaro), che hanno creato linee specifiche per uomo si stanno anche un po' ritirando dal settore, perché nella mente degli uomini questi brand son più 'da donna' e questo li fa essere più diffidenti. Non sto dicendo che la Ferrari sia un oggetto solo per uomini, ma i principali acquirenti della Ferrari sono uomini”.
Tutti d'accordo quindi, relatori e moderatrice, nel notare come per i maschi ci sia bisogno di un approccio più personalizzato, olistico. “Gli uomini - come per auto, vino, ristoranti e profumo - sono molto più fedeli alla marca delle donne, tendono a fidelizzarsi di più, e quindi se anche il trattamento della Spa li soddisfa torneranno. Per creare un centro benessere bisogna chiedersi innanzitutto che tipo di segmento affrontare e in seguito considerare la posizione geografica nella quale si vuole aprire. Per creare una Spa maschile, meglio orientarsi per il momento su una grande città o su una metropoli come Milano, ma se ti trovi una città di dimensioni medio-piccole, meglio optare per un centro che comprenda sia gli uomini che le donne”.
E in Italia com'è la situazione, secondo gli esperti transalpini? “Bisogna superare un pregiudizio: la maggioranza delle operatrici chiede espressamente di non compiere massaggi o trattamenti estetici sugli uomini, un atteggiamento quasi inesistente nel resto d'Europa; tuttavia, qui in Italia c'è una grande offerta di profumerie e Spa di hotel assolutamente meravigliose. Il mercato maschile è ancora ridotto, ma è molto promettente e crescerà esponenzialmente nei prossimi anni”, ha concluso Damar.
Di Gianluca Bolelli
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