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APCOM
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Pubblicato il
29 set 2008
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Il made in Italy resisterà alla crisi finanziaria mondiale
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29 set 2008
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Il made in Italy resisterà alla crisi finanziaria mondiale, che ha colpito anche il mercato del lusso: ne è sicuro Robert Polet, amministratore delegato del gruppo Gucci, intervistato da Repubblica.
Polet ammette che le cose, nell'ultimo anno, sono cambiate: la gente è più prudente, anche nella fascia alta del mercato. "Se prima un big spender voleva comprarsi quattro borse, ora magari ne acquista solo tre, senza però cambiare marca. E' un dato di fatto - dice - che le marche forti sono sempre sopravvissute alle difficoltà economiche e finanziarie dei mercati".
Nessun rischio che le produzioni vengano spostate dall'Italia a causa del rischio cambio: "Per i tre marchi Gucci, Bottega Veneta e Sergio Rossi avere una personalità italiana rappresenta la motivazione principale che porta all'acquisto" spiega Polet. "L'Italia è nel dna dei marchi: esprime sensualità, potere, grande qualità, artigianalità, quindi non lasceremo mai l'Italia, anche se il problema del tasso di cambio effettivamente esiste".
L'espansione del gruppo va verso l'area Asia-Pacifico che, dice Polet, sarà quella più interessante in termini di opportunità negli anni a venire. "Nel 2004 abbiamo detto che volevamo raddoppiare le vendite di Gucci in 7 anni: una crescita dei profitti a un tasso superiore a quello dei ricavi e portare alla redditività tutti i marchi. All'appello manca solo Yves Saint Laurent, ma ci siamo vicini" dice.
Fonte: APCOM