Il gruppo cinese Anta si posiziona per acquisire Amer Sports
In piena fase di riorganizzazione del proprio portafoglio marchi, Amer Sports potrebbe essere venduto. Il proprietario dei brand Arc'teryx, Salomon, Atomic, e che ha appena acquistato anche Peak Performance, ha annunciato nella giornata di martedì di aver ricevuto dei segnali di interesse da parte di un consorzio formato dal suo concorrente cinese Anta Sports e dalla società asiatica di private equity FountainVest Partners per acquisire tutte le quote del gruppo finlandese.
Forte di un giro d’affari di oltre 2 miliardi di euro nel 2017 (16,69 miliardi di yuan), Anta fa parte dei colossi cinesi dello sport, con Li-Ning e Peak. Il gruppo detiene in particolare i marchi Fila e Descente sul mercato cinese.
“Dopo aver tentato di entrare direttamente sui mercati occidentali, i grandi gruppi cinesi degli articoli sportivi stanno ora guardando a marchi occidentali che hanno una storia alle spalle. Ma è un settore complicato, con tutti i pezzi pregiati già in mano a grandi gruppi. Sono anche molto entusiasti dei marchi outdoor e stanno sondando le opzioni. Sono attori che possiedono grandi mezzi”, ci spiegava recentemente uno specialista del settore attivo nella consulenza a proposito di questi giganti dello sport nell’ex Celeste Impero.
Anta non si lancia da solo, ma viene appoggiato dal fondo FountainVest Partner, che è specializzato nello sviluppo di aziende cinesi. Basato a Hong Kong, esso gestisce un portafoglio di asset del valore di 4,5 miliardi di dollari (3,9 miliardi di euro) e possiede dei team dedicati a guidare le aziende nella definizione di un piano strategico e nel condurre una transizione operativa, ma anche una notevole esperienza in fusioni e acquisizioni.
Un’offensiva di primo piano per l’entità cinese. In effetti, il gruppo Amer Sports è un attore di peso, che ha realizzato un fatturato di 2,685 miliardi di euro nel 2017. Per il momento la direzione del gruppo finlandese spiega che non è stata avviata alcuna discussione e che un accordo simile necessiterebbe della convalida degli azionisti e dell’adozione di diverse misure normative. L'importo della transazione potrebbe superare i quattro miliardi di euro, ha dichiarato a Reuters una fonte che ha conoscenza diretta della pratica. La capitalizzazione borsistica di Amer Sports era di 3,34 miliardi di euro alla chiusura dei mercati lunedì scorso.
Intanto Amer Sports sta riflettendo sul futuro di Mavic. La direzione del gruppo finlandese ha spiegato aver avviato una revisione strategica dell'attività del suo marchio francese specializzato nel ciclismo. Creato nel 1889 e diventato di proprietà dell’azienda scandinava nel 2005, Mavic produce telai, attrezzature e anche abbigliamento per il ciclismo, e pesa per il 3,5% sulle vendite di Amer Sports.
Il gruppo si sta anche interrogando sul futuro delle sue divisioni "Fitness" (Precor) e "Sports Instruments" (Suunto) che, secondo un comunicato, “hanno dinamiche positive”. L’analisi dovrà permettere al management aziendale di studiare “le alternative per concretizzare il loro potenziale”.
Amer Sports, diretto da Heikki Takala, non nasconde la volontà di focalizzarsi sulle sue attività più redditizie. "La nostra strategia è convalidata, e sta apportando miglioramenti e trasformazioni mirate. Il profilo dell'azienda sta diventando sempre più attraente, in particolare con l’abbigliamento e le calzature, la vendita diretta e il mercato cinese, che crescono e pesano in modo significativo nel portafoglio contribuendo in maniera notevolissima alla nostra creazione di valore”.
Chiaramente il gruppo intende concentrarsi sui propri brand del settore dell’outdoor, come Salomon, Arc'teryx, Peak Performance e Atomic.
Nel primo semestre, chiuso a fine giugno, il gruppo ha registrato un fatturato di 1,107 miliardi di euro, contro gli 1,16 miliardi di un anno prima. Amer Sports punta per quest’anno ad ottenere una crescita attorno al 5% a perimetro e cambi costanti.
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