3 apr 2015
Il fondo DGPA riorganizza il suo portafoglio fashion
3 apr 2015
DGPA continua ad essere attivo con successo nel settore della moda. Nato nel 2007, il fondo d'investimento italiano ha recentemente riorganizzato le sue varie partecipazioni nell'universo del fashion, al fine di realizzare entro breve tempo una nuova operazione.
Nel 2008, il fondo aveva investito in Twin-Set, che all'epoca realizzava un fatturato di 27 milioni di euro. Quattro anni più tardi, dopo aver ceduto nel 2012 la sua quota a Carlyle, la label superava i 100 milioni di fatturato.
Nel periodo immediatamente successivo, a fine 2013, DGPA ha messo gli occhi su Golden Goose, altro marchio di prêt-à-porter italiano dal forte potenziale di sviluppo. Il fondo è entrato in questa azienda attraverso una holding composta da diversi azionisti, che si è assicurata il 75% del capitale sociale, mentre il restante 25% è posseduto dai fondatori Alessandro Gallo e Francesca Rinaldo.
Attualmente, il fondo è in trattative per vendere una quota del capitale del marchio. “Alcuni azionisti investitori vogliono cedere la loro quota, mentre gli azionisti manager restano nell'azienda”, spiega l’amministratore delegato di DGPA Roberta Benaglia, che è anche presidente di Golden Goose. In particolare, il fondo GATE, gestito da Riello Investimenti Partners, potrebbe cedere la sua partecipazione all'interno della label.
“Trattative sono in corso con Ergon Capital”, indica Roberta Benaglia. Questo fondo d'investimento, promosso dalla holding GBL di Albert Frère, detiene fra l'altro una partecipazione nell'azienda italiana di gioielleria Stroili Oro.
In parallelo, DGPA sta sondando il mercato per lanciarsi in un nuovo investimento. “Stiamo seguendo da vicino il giovane marchio MSGM, fondato dallo stilista Massimo Giorgetti, che è appena stato nominato alla direzione dello stile di Emilio Pucci. Le trattative sono già state avviate”, confida ancora Roberta Benaglia.
Nel frattempo, a fine 2015, il fondo si è totalmente disimpegnato dal marchio di calzature di lusso Luciano Padovan. DGPA aveva acquistato il brand nel 2010 per offrire a Twin-Set una piattaforma produttiva dedicata agli accessori. Al momento della cessione di Twin-Set, l’azienda di calzature è stata scorporata da questo asset. Ridimensionata, è stata poi acquistata nell'ottobre scorso da un pool di manager di Luciano Padovan e da alcuni distributori partner esteri.
Contemporaneamente, DGPA ha acquistato la totalità del brand di beachwear Sundek, di cui possedeva il 60% dal 2008. La licenza mondiale di questo marchio statunitense era stata comprata un anno prima dall'imprenditore toscano Luciano Pacini, che lo distribuiva in Italia da 30 anni tramite la società Kickoff. Suo figlio Luciano, che continuava a dirigere lo stile del marchio, ha venduto le sue quote.
“Non eravamo più sulla stessa lunghezza d'onda con l'azionista di minoranza in termini di visione strategica. Immediatamente dopo, abbiamo anche cambiato la direzione stilistica, affidandoci a risorse interne e a consulenti creativi esterni”, precisa Roberta Benaglia.
Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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