18 ott 2010 – Dopo il Who’s Next che si “esporta” a Dubai, anche il Tranoï si concede all'esperienza oltrefrontiera. Direzione Corea del Sud. Dal 23 al 25 ottobre, a margine della Fashion Week di Seul, il salone parigino delle tendenze presenterà una selezione di marchi al Kring, il Museo d'Arte Moderna della città.

Il Kring, il Museo d'Arte Moderna di Seul, dove si svolgerà dal 23 al 25 ottobre il Tranoï Seul

Non si tratterà tuttavia di un bis in versione più piccola, visto che la selezione dovrebbe riflettere i codici d'avanguardia utilizzati al Tranoï. "Abbiamo voluto organizzare un avvenimento nello "spirito Tranoï", non fare un piccolo condensato di ciò che già esiste a Parigi", spiega Michael Hadida, responsabile del Tranoï. Di fatto, niente di paragonabile come numeri. Una ventina di label (fra cui laura B, Drome, Paul&Alice, Yrusha o Jardin de Chouette) dovrebbero avventurarsi in terra coreana, contro le quasi 200 che si trovano a Parigi. Sulla lista, quattro saranno francesi, tra le quali un marchio di prêt-à-porter maschile (u-ni-ty). Per il resto, si potrà trovare un mix di griffe internazionali, soprattutto italiane, brasiliane e americane, già viste nell'edizione parigina. L’obiettivo è quello di carpire l'attenzione degli attori locali, tastare il polso di una megalopoli in piena effervescenza e stabilire punti di contatto con le sessioni francesi.

Organizzato al Museo d'Arte Moderna della città, a margine della Fashion Week, il salone nello stesso tempo dovrebbe ospitare alcune sfilate. Una mescolanza dei generi ben noti del “Tranoï Bourse” delle Fashion Week, dove si svolgono alcune tipiche sfilate. Tra le altre "installazioni" portate dalla Francia, la "collezione Tranoï Seul" che fa eco a quella presentata al termine dell'ultimo Tranoï Uomo, dove degli stilisti hanno immaginato alcuni capi in esclusiva per il salone. A Seul, dieci designer hanno firmato una mini collezione limitata e numerata, che in seguito sarà venduta in occasione della Fashion Week parigina di marzo 2011. I capi non acquistati viaggeranno poi nel mondo per trovare un acquirente.

Di Emile-Alice Fabrizi (Versione italiana di Gianluca Bolelli)