6 nov 2014
Il Rosso al centro della 2a edizione di "Dialogare con il colore" by Color Coloris
6 nov 2014
La seconda edizione di "Dialogare con il colore" si è svolta, con più di 200 presenze, il 30 ottobre scorso alla Triennale di Milano. L’incontro, organizzato da Color Coloris-Italian Color Insight ha visto la partecipazione di importanti opinion leader, invitati ad esprimersi su alcuni temi caldi del colore con la regia di Grazia Billio.
Progettare il colore è possibile? Secondo l’Ingegner Dubbini, imprenditore esperto del colore, è scientificamente provato che tutti i colori possono essere creati partendo da un numero limitato di toni base. Tuttavia i colori sono sensazioni soggettive che si realizzano nel nostro cervello attraverso la ricezione di onde elettromagnetiche e generano le emozioni buone o malefiche che accompagnano la nostra vita.
Per la cantafiorista Rosalba Piccinni il colore accompagna le sue composizioni floreali e si accorda con la musica ed il canto delle sue serenate contemporanee a domicilio. Per Nigel Joyce, disegnatore tessile, il colore è il potente mezzo espressivo dei suoi bellissimi disegni per stampa.
Focus della giornata è stato eletto il colore Rosso, a cui i personaggi intervistati hanno assegnato i più vari significati, legati alla loro particolare sensibilità. Per Elio Fiorucci il rosso è stato la scelta istintiva per colorare il proprio marchio, così come i cuoricini che accompagnano i suoi prodotti. Un colore che definisce carino, divertente, capriccioso e che incontra la sua anima di bambino.
Anche per Chiara Boni il rosso è il cuore del suo marchio. Colore con il quale ha un rapporto istintivo, liberatorio, emotivo. Un rosso contemporaneo che vira al geranio e da cui è affascinata quando graffia, potente, rosso totale.
Per Beppe Giacobbe, noto illustratore, il rosso è intramontabile. Colore della vita, il primo colore riconosciuto dai bambini, segnale di pericolo e spavento, ma anche espressione di sentimenti di timidezza, amore, passione, rabbia. Il colore della fertilità, del potere e della regalità.
Di grande impatto il percorso del rosso attraverso le immagini di Olivier Guillemin, presidente del Comité Français de la Couleur. 1995: in opposizione al nero dominante, il rosso rappresenta il glamour rivoluzionario. 2014: in un momento particolarmente colorato, il rosso emerge come colore fondamentale nella moda in particolare nelle collezioni di Viktor&Rolf o di Comme des Garçons. Oggi si conferma come colore della seduzione e della trasgressione a sottolineare una sensuale bocca rossa per singoli oggetti di design, quasi a “maquiller” le nostre case.
L’intervento di Massimo Caiazzo, Colour Consultant di IACC-International Association Colour Consultants, evidenzia il concetto di “rosso italiano”. Un rosso iconico, filo conduttore tra ciò che viene da lontano, vive nella contemporaneità aprendo nuove prospettive. Ma anche un colore con connotazioni maschili e femminili. Maschile è il rosso del sangue e del fuoco che veicola informazioni per la nostra sopravvivenza. Femminile è il rosso delle labbra genitali femminili che attraggono sessualmente l’uomo con il loro carattere erotico. Maschile è il rosso simbolo politico e rivoluzionario di Garibaldi, di Lenin, Stalin e di Mao, mentre femminile è quello di Giovanna d’Arco. Il rosso della violenza ma anche quello della festa. Il simbolo del Divino ma anche di Eros (luci rosse).
Passando dalla teoria alla pratica, verifichiamo che il mondo dell’industria guarda al colore come ad un elemento essenziale per il successo dei propri prodotti. Diverse sono naturalmente le gamme, che si concentrano sui toni del nero e nudo, seguiti dal bianco e dall’avorio per l’intimo di Triumph, dove il rosso è riservato al Natale e al Capodanno, ma è il primo colore invece per i costumi da bagno, seguito dal rosa, dal blu e dal nero.
Ampia e variegata è la cartella colori dei tessuti "Sensitive" di Eurojersey, ma è importante soffermarsi sull’impegno dell’azienda a realizzare tessuti stampati secondo criteri di sostenibilità, grazie al sistema “eco-print” che permette consistenti risparmi energetici e di acqua, così come la riduzione dei gas serra con risultati estetici eccellenti.
Anche Vicky Syriopoulou di Oikos sottolinea la scelta di una produzione green, che l’azienda persegue già dal 1984 per un’architettura sostenibile. Una produzione che unisce ricerca scientifica e tutela dell’ambiente, innovazione e tradizione. Che usa materiali residui per creare materia nuova in grado di rinnovare gli ambienti, di riscrivere le superfici, di reinventare gli spazi e dare loro una nuova vita, una nuova personalità, nel massimo della salubrità.
Impressionante è l’impatto cromatico legato alla luce e alla materia delle “sculture” luminose di Jacopo Foggini. Realizzate in metacrilato o policarbonato, formate con le mani, inquinate dal colore, sempre utilizzando materiali riciclati, installazioni, lampade, sedie ed oggetti sono vere opere d’arte visionarie e colorate.
E per finire non poteva mancare un riferimento al cibo, attraverso una “sensory food experience” proposta da Paolo Barichella e Marco Olivieri.
Il colore si è confermato anche in questa occasione un potente “virus” difficile da contrastare. Un “contagio”, come l’ha definito Vittorio Giomo, presidente di Color Coloris-Italian Color Insight, tra settori molto diversi fra di loro, teorici o pratici, ma sempre legati dal potente valore emozionale che i colori producono nel quotidiano delle persone.
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