“La prima novità di quest'anno della divisione Home Textile è un progetto di prodotto: la realizzazione di un cashmere top quality dal micronaggio finissimo per raggiungere una morbidezza “fantastica” e con dei colori naturali che danno estrema naturalezza”, puntualizza a FashionMag Ennio Santagiuliana, dal 2006 Direttore della Divisione Tessile Arredo di Marzotto Home (Gruppo Marzotto). “Durante le fiere di settore alle quali abbiamo partecipato ultimamente (Heimtextil a Francoforte e Maison & Objet a Parigi), abbiamo ricevuto grande interesse per questa fibra, apprezzata da buyer di tutti i mercati”.

“Ma il cashmere non è l'unica nostra novità”, prosegue il manager, “abbiamo la baby alpaca, lucente, di grande morbidezza e resistenza, che in una delle tipologie abbiamo combinato con il cotone. Ci siamo infatti resi conto in fase di ricerca che i due materiali sono davvero adatti a stare insieme, fondendosi in una combinazione perfetta che fa aumentare la qualità finale, se la lavorazione viene completata con le finiture, le grammature e i finissaggi giusti. Il contributo del nostro ufficio stile è stato quindi, come al solito, determinante. Uno dei punti di forza della Divisione  risiede proprio nel valore del team di lavoro, che pone in reale contatto il mondo dello sviluppo prodotto con quello del mercato. Il tutto per poter poi offrire prodotti finali ad alto contenuto emozionale. Un concetto quest'ultimo nel quale credo moltissimo. E la naturalità del prodotto abbinata all'emozionalità dello stesso è diventata un po' la nostra filosofia”, rivela Santagiuliana.

Per facilitare la vendita di questi prodotti emozionali, fabbricati con cura “ artigianale”, il gruppo veneto ha recentemente creato anche il sito di vendita on-line.

Oltre al cashmere e alla baby alpaca in combinazione col cotone, la Divisione Home Textile di Marzotto ha presentato altre novità nelle stesse fiere di settore. “Innanzitutto il concept di merinos+seta che, giocando sull'effetto dei disegni jacquard, consente grande leggerezza e confort. Abbiamo poi sviluppato una serie di plaid con disegni check inglesi e lane shetland con una mano sostenuta, tipica di questo stile. Una tendenza, quella di abbinare strutture “scozzesi” a questo stile di lana, che è stata mutuata dal mondo dell'abbigliamento ed è molto interessante, perché sviluppata in molti pesi e misure di gusto nordeuropeo e anche negli USA, dove abbiamo avuto il maggior riscontro commerciale. Ma su tutti i mercati ci sono riscontri importanti. Infatti, anche nel mondo casa questo tipo di prodotto si sta sempre più affermando”, ricorda Santagiuliana.

“Un concetto nato dal fatto che attraverso il riciclaggio di questi materiali in lana possiamo realizzare prodotti finiti che riducono sensibilmente il consumo di energia”, puntualizza Santagiuliana. “Del resto, dalla natura arrivano le materie prime che utilizziamo per i nostri prodotti, e quindi dalla natura stessa arrivano le migliori idee d’ispirazione per il nostro design. Il progetto 'Green Wool' nasce dall’amore per le materie prime naturali e la grande attenzione verso la natura, che sono da sempre nel nostro DNA”.

Si tratta di lane già colorate ricavate da ritagli di produzione, che determinano così un risparmio di materie prime. Inoltre, non dovendo applicarvi ulteriori procedimenti chimici, si ottengono minori emissioni nocive (diminuisce l'uso di energia, calano le emissioni di anidride carbonica nell’ambiente e si usa meno acqua). Si riducono quindi i rifiuti prodotti dai processi produttivi, ottenendo un prodotto con caratteristiche di eco-sostenibilità. “Tema che credo importantissimo, se non ormai fondamentale, a livello globale, che si colloca nel grande filone della sensibilità verso i problemi dell'ambiente. Il risultato finale è che si ottiene un prodotto morbidissimo, grazie alle lane particolarmente fini, che si coniuga con il concetto del “riciclo” e del rispetto dell’ambiente”, ricorda orgoglioso il manager. “Abbiamo presentato questo concept delle lane ecologiche 'Green Wool' in tanti colori e tipologie ad Heimtextil e Maison & Objet, ovviamente per renderlo più accattivante. Anche in questo caso, il prodotto ha suscitato grande interesse, soprattutto fra i professionisti e i buyer di Francia, Germania e Nord Europa in generale, e quindi penso che in quei Paesi otterremo maggiori risultati”.

 

“Presto arriverà anche la linea 'Green Cotton', per fare entrare anche il cotone nel concetto del riciclo per il tessile casa. Sullo shop on-line www.marzottohome.com è intanto già disponibile il plaid d’arredamento “GEO”, in misto lana, e a breve sarà disponibile anche la coperta“, aggiunge Santagiuliana.

“Dal punto di vista commerciale hanno brillato maggiormente alcune aree, che ci stanno dando prospettive migliori. Gli Stati Uniti, dove la nostra azienda sta sviluppando una strategia di vendita molto forte, chiaramente ora si trovano in grandissima evidenza, per il dollaro particolarmente forte; invece mercati come la Russia, storicamente  per noi un buon mercato, stanno purtroppo soffrendo per i ben noti motivi. La Cina è un'altra area molto interessante, con i suoi tanti nuovi ricchi che apprezzano i prodotti europei; poi c'è l'interessante Giappone, mercato sempre importante per il nostro settore”, continua il Direttore. "Molto interessanti sono gli sviluppi ottenuti nelle vendite dei vari paesi Europei in particolare in Germania. Il mercato Italiano, dove i prodotti della nostra azienda sono molto conosciuti e apprezzati, negli ultimi anni ha sofferto la congiuntura negativa, però nei primi mesi del 2015 ha evidenziato importanti segnali positivi".

“La divisione Home Textile ha avuto una crescita di oltre il 10% sul 2013”, continua il manager italiano. “Un andamento legato soprattutto al grande lavoro di ricerca sul prodotto e ad strategia commerciale molto orientata all’esportazione. Gli obiettivi per il 2015 sono molto ambiziosi e puntiamo a raggiungerli anche sfruttando in pieno le possibilità di sinergia di gruppo".

"Il gruppo Marzotto infatti è una realtà unica nel suo genere, perché costituito da tante Business Unit che operano tutte nel tessile ma ciascuna con la propria identità e una forte specializzazione in termine di know-how. Grazie all’efficace collaborazione fra queste Business Unit i clienti possono trovare in noi il partner ideale strutturato a 360° per offrire una proposta molto ampia e qualificata nel settore tessile. Gruppo Marzotto gioca così una delle sue carte principali, che gli dà una forza contrattuale diversa e più spessore sul mercato”, precisa ancora il manager.

Essendo un'azienda verticalizzata, perché compra la fibra e crea i filati, realizza il finissaggio e anche la confezione finale, il Gruppo Marzotto può avere un estremo controllo su tutti gli elementi della filiera tessile. “Il nostro è un mondo fatto di cura e di dettagli”, afferma infine Ennio Santagiuliana. “Un universo in cui alla fine i nostri valori del “saper fare” emergono, perché sappiamo sfruttare al meglio il nostro DNA e le capacità italiane”.

Il Gruppo Marzotto è nato nel 1836 da Luigi Marzotto, che fondò una piccola tessitura laniera a Valdagno (VI), dove la società ha ancora la sede, dimostrando da subito grande passione e competenza nello sviluppare il prodotto sul mercato. Il gruppo possiede 11 stabilimenti produttivi in Italia e 5 all'estero, ha venduto 11.100 tonnellate di filati nel 2013, e circa 27.300 chilometri di tessuto. I suoi dipendenti sono 4.202. Il suo fatturato ha superato i 378 milioni di euro.

L'attività aziendale si divide nei settori Marzotto Wool Manufacturing, che comprende le attività di produzione e distribuzione di tessuti in lana per l'abbigliamento (marchi Marzotto Tessuti, Estethia G.B. Conte, Guabello, Marlane, Fratelli Tallia di Delfino), Marzotto Lab, che opera nel mondo delle fibre naturali, cotone e lino, nel mondo del velluto e nell'arredo casa (marchi Lanerossi Coperte, Linificio e Canapificio Nazionale, Redaelli Velluti, Nuova Tessilbrenta, Tessuti di Sondrio), e il comparto seta, che produce e commercializza tessuti stampati, uniti e tinti in filo per abbigliamento, arredamento e accessori con il marchio Ratti, azienda nella quale il Gruppo Marzotto dal 2010 partecipa al 33,3%. Tale partecipazione è in sindacato con Faber Five S.r.l., che a sua volta detiene il 33,3%.