15 feb 2016
Il Gruppo Albini festeggia 140 anni in crescita
15 feb 2016
Il Gruppo Albini (marchi Cotonificio Albini; Albini, donna; David & John Anderson; Thomas Mason e Albiate 1830), il maggior produttore europeo di tessuti per camiceria, giunto al 140° anno di attività, chiude il 2015 con un fatturato di oltre 146 milioni di euro, in crescita del 2,2% rispetto al 2014: dato che segue il trend positivo dell’esercizio precedente, che aveva registrato una crescita dell’11%. L’aumento di fatturato, a cui hanno contribuito anche le nuove società Albini Energia e I Cotoni di Albini, premia la strategia di diversificazione delle aree valutarie e di prodotto che il Gruppo persegue da anni.
“L’incerta situazione di mercato che caratterizza l’economia globale e in particolare il settore tessile permane, causata anche dall’instabilità del contesto geopolitico internazionale e da fattori come il rallentamento dell’economia cinese e l’aumento del dollaro. Quest’ultimo punto in particolare ha penalizzato il Conto Economico, dato che gli acquisti vengono fatti in dollari, ma le vendite, nella maggior parte dei casi, vengono effettuate in valute diverse, non rendendo quindi possibile il bilanciamento. A questi fattori di criticità il Gruppo Albini ha saputo far fronte soprattutto grazie alla presenza in oltre 80 mercati nel mondo e in diverse aree valutarie, strategia che ci ha consentito di attenuare i rischi. Da rilevare come i mercati maturi, Europa, Stati Uniti e Giappone, siano andati meglio degli emergenti”, ha dichiarato il presidente Silvio Albini.
Il gruppo bergamasco, che esporta direttamente oltre il 70% del fatturato, e che recentemente ha aperto delle filiali commerciali estere a New York e Hong Kong, nel quadriennio 2012/2015 ha investito oltre 30 milioni di euro per la modernizzazione degli stabilimenti, rendendoli più produttivi e flessibili.
“Inoltre nell’anno passato il Gruppo ha ridotto l’indebitamento complessivo del 10%. L’obiettivo del 2016 – prosegue Silvio Albini – è il consolidamento dei risultati raggiunti e la ricerca del continuo miglioramento sul fronte della flessibilità, servizio al cliente, sostenibilità e risparmio energetico”.
Quest’ultimo tema in particolare ha portato nel 2011 alla costituzione di Albini Energia (servizi integrati per la realizzazione e la gestione di interventi volti alla riduzione dei consumi di energia).
Sul piano industriale gli investimenti dei prossimi mesi del Gruppo Albini, che ha anche il vantaggio di avere il controllo diretto di tutte le fasi produttive, dal cotone al tessuto finito, si concentreranno soprattutto sul rinnovamento dei macchinari adibiti ai processi di preparazione alla tessitura negli stabilimenti di Albino e Mottola, fa sapere l'azienda bergamasca.
“Sempre per dividere i rischi, - approfondisce il Presidente Silvio Albini – da anni investiamo nella segmentazione della nostra proposta nei diversi brand. L’obiettivo è quello di rivolgerci a mercati con esigenze diverse: uomo e donna; proposte che spaziano dal classico, allo sport, al mondo fashion, con tipologie di prodotti diversi: tinto filo, stampe, denim, jacquard, fil coupé”.
Da ricordare anche l’ampia offerta dedicata al mondo del “su misura” con due proposte: Thomas Mason Bespoke e Albini Su Misura, label dotate di piattaforma di e-commerce, con consegna entro 24/48 ore dalla richiesta di piccoli tagli di tessuto ai sarti di tutto il mondo.
Fondato nel 1876 ad Albino (Bergamo), il Gruppo Albini è oggi guidato dalla quinta generazione della famiglia rappresentata da Silvio, Fabio, Andrea e Stefano Albini e può contare su sette stabilimenti (quattro in Italia), per un totale di oltre 1.300 dipendenti.
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