1 045
Fashion Jobs
BALENCIAGA LOGISTICA S.R.L.
Balenciaga - Supply Chain Specialist
Tempo Indeterminato · CERRETO GUIDI
MICHAEL PAGE ITALIA
Retail Director Outlet Emea - Fashion - Milano
Tempo Indeterminato · MILAN
SHOWROOM 999
Area Manager Italia/Estero
Tempo Indeterminato · MILANO
FOURCORNERS
Customer Service Specialist
Tempo Indeterminato · DUBAI
MICHAEL KORS
Sales Supervisor, Bergamo (Orio al Serio) - Part Time 32h
Tempo Indeterminato ·
ANTONY MORATO
District Manager Retail
Tempo Indeterminato · NOLA
MICHAEL PAGE ITALIA
Area Manager Franchising Estero - Abbigliamento Lusso - Milano
Tempo Indeterminato · MILAN
RANDSTAD ITALIA
Responsabile Vendite (Tessuti Per Arredamento)
Tempo Indeterminato · MONZA
JIMMY CHOO
IT Factory Senior Manager
Tempo Indeterminato · FLORENCE
GUCCIO GUCCI S.P.A.
Gucci_mrtw Design Collection Development Manager
Tempo Indeterminato · MILAN
CONFIDENTIEL
Customer Service Specialist
Tempo Indeterminato · MILAN
LPP ITALY SRL
Project Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
ANTONIA SRL
Buying Assistant_customer Care
Tempo Indeterminato · MILANO
FLAVIO CASTELLANI
Showroom
Tempo Indeterminato · MILANO
SKECHERS
Customer Service Representative
Tempo Indeterminato · VIMERCATE
LENET
Addetto/a Affari Generali e Societari
Tempo Indeterminato · BOLZANO
HERMES ITALIE S.P.A.
Stock Operations Manager - Boutique Milano
Tempo Indeterminato · MILANO
HERMES ITALIE S.P.A.
in Store Customer Experience Specialist - Boutique Firenze
Tempo Indeterminato · FIRENZE
HERMES ITALIE S.P.A.
in Store Customer Experience Specialist - Boutique Roma
Tempo Indeterminato · ROMA
HERMES ITALIE S.P.A.
in Store Customer Experience Supervisor - Boutique Milano
Tempo Indeterminato · MILANO
HERMES ITALIE S.P.A.
Press And Showroom Relations Coordinator
Tempo Indeterminato · MILANO
FOURCORNERS
Responsabile Ricerca Pellami, Tessuti, Accessori e Lavorazioni - Calzatura
Tempo Indeterminato · VENEZIA
Di
Ansa
Pubblicato il
9 apr 2015
Tempo di lettura
2 minuti
Scarica
Scaricare l'articolo
Stampa
Dimensione del testo

Il Fashion and Textile Museum a Londra dedica una mostra a Thea Porter

Di
Ansa
Pubblicato il
9 apr 2015

Caftani colorati, cinte drappeggiate, turbanti, stampati, pantaloni a zampa: per entrare nel mood anni '70 come impone la moda di quest'estate e del prossimo inverno e ripassare come vestiva la jet society del '68 e anni seguenti c'è l'universo di Thea Porter, riconosciuta ispiratrice dell'hippy chic. Il Fashion and Textile Museum a Londra dedica alla stilista, nata a Gerusalemme nel 1927, una mostra aperta fino al 3 maggio.

Foto: ftmlondon.org


Il padre era un missionario irlandese, la madre franco tunisina, lei crebbe in Siria, a Damasco all'epoca sotto i francesi. I dettagli contano: Thea Porter, che poi nel dopoguerra si trasferì a Londra per poi cambiare di nuovo residenza spostandosi a Beirut, non dimenticò quell'infanzia ricca di colori dei bazaar di Damasco al punto di riproporre nelle sue stoffe e negli accessori tutte quelle speziate meraviglie.

L'oggetto principe della sua moda che piaceva da impazzire al jet set di allora era il caftano, rivisitato e corretto dal tradizionale abito greco e medio orientale. Alla metà degli anni '60 aprì una boutique di abiti, tappeti, mobili importati da quelle zone e da lei rivisitati, uno stile esotico che portava a Londra, da sempre aperta alle culture non occidentali, quelle atmosfere lontane.

Fu subito colpo di fulmine: ''il mio negozio in Greek Street - scrisse - attrasse immediatamente i ricchi hippies, attori, musicisti e le loro donne che cominciarono a chiedermi abiti su misura realizzati con quelle stoffe''. Ecco così Thea Porter diventare trendsetter, si direbbe oggi, di quel Bohemian Chic anni '70, ora rinominato Hippy Chic.

Nella mostra a Londra le sue creazioni originali sono accompagnate da foto di nomi illustri, come i Pink Floyd che vestì per la copertina, i Beatles ma la sua fama, grazie anche alle copertine che le dedicavano in quegli anni Vogue e Harper's Bazaar, conquistò Hollywood da Elizabet Taylor a Barbra Streisand.

Thea Porter era una delle protagoniste della vita mondana di Soho, del famoso club Colony Room a Dean Street, amica di Mick Jagger, Cat Stevens, Stuart Copeland, Jimi Hendrix. Diana Vreeland, leggendaria direttore di Vogue America, fu tra le sue supporter ed è anche grazie a lei che negli anni '70 si affermò negli Stati Uniti lo stile di Thea Porter, che aprì nel '71 a New York una boutique con Wallis Simpson prima cliente ma è in California che gli abiti lunghi fino ai piedi, svolazzanti e impalpabili della Porter trovarono terreno ideale, perfettamente ricambiato.

Divenne amica dei Fonda, dei Peck, dei Lemmon, Di Lauren Bacall e Britt Ekland. A fine anni '70 si trasferì a Parigi. Aprì anche lì negozio e laboratorio sull'onda del riemergere del tema etnico. La sua 'eredità' - morì nel 2000 dopo 6 anni in lotta con l'Alzheimer - emerge chiara negli allestimenti della mostra: il suo stile mediorientale ma non troppo, easy e al tempo stesso lussuoso sembra fatto per essere per l'oggi.
 

Copyright © 2024 ANSA. All rights reserved.