Pubblicato il
23 giu 2009
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I capelli bianchi potrebbero proteggerci dal cancro
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23 giu 2009
23 giu 2009
Roma, 23 giu. (Apcom) - Capelli bianchi: sono l'incubo di molti e quando se ne trova uno, lo si strappa senza troppi complimenti. Non sono i benvenuti, ma sono studiati perché è interessante il processo che li produce e che ora sembra sia stato scoperto da un gruppo di scienziati giapponesi del Tokyo Medical and Dental University coordinato da Emi Nishimura. Un processo che, come riferiscono gli scienziati su Cell, potrebbe proteggerci dal cancro.
A dare colore ai capelli sono delle cellule chiamate melanociti, che producono i pigmenti che colorano di biondo, di rosso o di nero i capelli e il loro numero è mantenuto, finchè si è giovani, a livelli ottimali grazie all'azione delle cellule staminali che si trovano all'interno del follicolo pilifero. Con il tempo, però, il loro numero diminuisce e così la capigliatura diventa grigia. Ma come? Gli scienziati hanno cercato di capire come si arriva al pelo (o al capello) bianco studiando questo processo su modello animale e sono riusciti a individuarne la causa nel declino dei livelli delle cellule staminali.
Per verificare le loro osservazioni, hanno esposto i topolini alle radiazioni e ad agenti chimici per danneggiare il Dna delle cellule staminali del follicolo:queste, una volta danneggiate, si sono trasformate in melanociti in modo permanente. Alla fine, si è visto che i melanociti erano considerevolmente diminuiti perché, di contro, c'erano anche meno cellule staminali in grado di ricostituirne una buona riserva. Il pelo dei topolini non ha tardato a diventare grigio mostrando così che il processo osservato era quello giusto. Nishimura e colleghi pensano che la stessa cosa avvenga nelle persone anziane, specialmente se ci sono danni al Dna che si sono accumulati nel corso degli anni.
David Fisher, un oncologo della Harvard Medical School, pensa che questo processo, che porta all'incanutimento della chioma, ci può proteggere dal cancro, scoraggiando la proliferazione delle cellule staminali con Dna danneggiato in grado di produrre pericolose mutazioni. "Uno dei probabili effetti benefici di questo processo sta nella rimozione di cellule potenzialmente pericolose che potrebbero trasformarsi in cancerose".
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