24 mag 2017
Giovanni Raspini: focus sull’estero, prima apertura a Londra
24 mag 2017
Giovanni Raspini, brand aretino di gioielli in argento, dopo aver archiviato un biennio di incrementi del fatturato nell’ordine del 20%, chiudendo il 2016 a quota 14 milioni di euro, punta a continuare a crescere rafforzando la propria presenza sui mercati esteri, con la previsione di raggiungere i 15 milioni di euro nel 2017.
“Ancora oggi realizziamo il 90% del nostro fatturato in Italia, dove continuiamo a crescere nonostante il contesto economico; abbiamo quindi grande potenzialità di sviluppo fuori dal territorio nazionale, dove per il momento siamo ben posizionati in Germania”, ha spiegato a FashionNetwork.com Giovanni Raspini, fondatore del marchio. “Il primo step è la prossima apertura del nostro primo negozio estero a gestione diretta, uno spazio di circa 60 metri quadrati nel centro di Londra, che va ad aggiungersi agli store esteri di Montecarlo e Creta, gestiti in affiliazione, e ai punti vendita nelle principali città italiane. Per il 2018 pensiamo a Parigi, anche se amiamo muoverci con cautela”.
Oggi il marchio conta 15 monomarca, di cui quattro inaugurati nel 2016; la strategia distributiva predilige spazi contenuti, adatti alla vendita del gioiello, che consentono a Giovanni Raspini di posizionarsi in location di prestigio, come Via del Babuino a Roma.
Nel contempo, la società sta continuando a investire sullo sviluppo delle risorse umane, sul marketing, con un aumento del 50% nell’advertising nel corso del 2016, e sull’ampliamento di circa 400 metri quadrati della sede aziendale di Pieve al Toppo, vicino ad Arezzo: gli ambienti e gli uffici sono stati ingranditi e resi più funzionali e gli spazi razionalizzati. Al restyling generale si aggiungono gli investimenti per ristrutturare la struttura aziendale interna, produttiva, organizzativa e logistica.
“La nostra è un’azienda dall’anima ancora artigianale, in cui lavorano circa 60 persone e dove si fa tutto internamente: siamo una delle poche realtà rimaste ad Arezzo che produce i propri gioielli, e non per conto terzi, e li vende su strada”, ha proseguito Raspini. “Realizziamo il 90% del nostro fatturato con il gioiello e le nostre creazioni sono quasi interamente dedicate all’universo femminile; abbiamo anche qualche proposta per uomo, ma a essere sincero mi diverto molto di più, insieme al mio team, a disegnare gioielli per la donna. Io sono architetto e vengo dal mondo dell'antiquariato, i gioielli li faccio da 15 anni. Prima di mettermi a creare, cerco di capire, ascoltare, le esigenze della donna. I miei oggetti d'arredo (che incidono per il 10% del fatturato, ndr.) così come i miei gioielli, hanno grinta ed eleganza, è la mia cifra stilistica imprescindibile".
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