7 dic 2015
Ghibli: un lusso più accessibile con la linea "Revolution". In progetto 50 corner
7 dic 2015
L'azienda toscana di pelletteria di alta/altissima gamma Ghibli ha presentato una nuova linea chiamata “Revolution”, che punta davvero a rappresentare una vera e propria “rivoluzione” nel concept di creazione aziendale. “Lusso e accessibilità sono il punto di forza del concept di “Revolution”, per questo prevediamo un aumento della visibilità del brand e una crescita del potenziamento nei canali retail europei”, dicono gli stessi ideatori della linea, Sandro Manzi e Cristina Colucci.
Una collezione e un concetto (nati dalla collaborazione stilistica dei titolari con la seconda generazione della famiglia fondatrice) ai quali il marchio - nato nel 1968 a Fucecchio e specializzato nella produzione di borse e accessori di alta qualità realizzati principalmente in pitone dipinto a mano con antiche tecniche toscane - punta molto, tanto che l'area di produzione della nuova linea ha un suo staff specializzato nella ricerca e nell'innovazione tecnologica.
“Revolution” ha un'impronta casual per molti versi unisex, poiché unisce al pitone dipinto a mano anche la nappa ed il tessuto canvas con accessori anticati in ottone. Sandro Manzi e Cristina Colucci precisano a FashionMag che comunque Ghibli manterrà la propria attenzione principalmente puntata alla sua storica fascia di mercato.
Da diverso tempo, Ghibli sta puntando molto sul canale e-commerce e sull'esperienza digitale in generale. Dopo aver rinnovato a maggio il proprio shop on-line, la veste grafica del suo sito Web e ristilizzato il logo, il marchio toscano è entrato a far parte della piattaforma cinese di commercio elettronico Secoo. Una realtà molto importante in Cina, quotata in Borsa. In più, l'e-commerce è arrivato a generare il 40% del suo fatturato totale (che, ci fa sapere l'azienda, sarà in leggera crescita alla fine del 2015 rispetto al 2014).
Distribuito oggi in oltre 200 negozi, prevalentemente degli Emirati Arabi e della Russia, Ghibli ha come 1° mercato il Medio Oriente, che genera il 40% del giro d'affari, come 2° la Russia, con il 30%, e come 3° mercato l'Europa in generale, che pesa per il 20% e che ha l'Italia come prima nazione.
Il prossimo progetto strategico di Ghibli sarà improntato a una serie di aperture di corner. Dopo aver inaugurato recentemente uno shop-in-shop alle Galerie Lafayette di Dubai, e ad inizio dicembre un corner in Galleria Vittorio Emanuele a Milano, il marchio di Fucecchio punta ad aprire almeno 50 corner nel corso del 2016, collocati soprattutto all'interno dei più prestigiosi multimarca in cui è già diffuso.
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