Gabs solidale con Coopi

Gabs, brand italiano di borse sinonimo di creatività, stile e colore, sostiene nuovamente la fondazione Coopi — Cooperazione Internazionale – partecipando al progetto “Good Shop”, l'emporio solidale di Coopi in via Signorelli 1 a Milano.

Coopi è un’organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente che lotta contro ogni forma di povertà per migliorare il mondo. Solidarietà, partecipazione, responsabilità, innovazione e lotta alle discriminazioni sono alcuni del valori di Coopi che Gabs abbraccia e sostiene. Gabs aveva già collaborato con Coopi in occasione di "Bags for Africa" nel 2012, portando all'asta un pezzo unico della propria collezione.

Nato su modello dei charity shop inglesi, il Good Shop Coopi si è caratterizzato per l’idea di affiancare l’alta moda italiana all’artigianato del Sud del mondo, espressioni culturali che si incontrano, per uno sviluppo sostenibile. L’apertura permanente del negozio punta a farne un luogo dove moda, solidarietà e volontariato formano un connubio dallo stile impeccabile.

Gabs nasce a Firenze nel 2000 da un’idea di Franco Gabbrielli. Il padre Vittorio Gabbrielli aveva fondato negli anni Settanta un’azienda di alta pelletteria con il marchio “Beghé”. Dopo aver respirato in famiglia per tanti anni il profumo della pelle e aver acquisito quelle conoscenze tecniche della vecchia tradizione, Franco, figlio d’arte, decide di scommettere su un nuovo progetto: vendere un’idea vestita da borsa, dove il contenitore si trasforma a seconda delle esigenze del consumatore. Tutto il mondo Gabs ruota attorno al concetto di trasformazione: bastano pochi semplici gesti perchè ogni borsa Gabs diventi un nuovo oggetto: le clips turchesi, elemento distintivo del brand, reinventano ogni modello, rendendolo compatto oppure donandogli nuove forme e volumi. Risultato: ogni borsa permette di avere, in realtà, più borse, a seconda delle esigenze e dei gusti.

Nel 2005 Franco, dopo un fortuito incontro con gli stilisti e imprenditori Marco Campomaggi e Caterina Lucchi, avvia insieme a loro un progetto di collaborazione all’interno del Gruppo Emergenti Italiani.