Adnkronos
27 apr 2017
Fuori le etichette, torna la Fashion Revolution Week
Adnkronos
27 apr 2017
Il 24 aprile 2013 a Dhaka, in Bangladesh, il crollo del polo produttivo tessile provocò la morte di 1133 operai e oltre 2500 persone rimasero ferite. Per ricordare la strage di Rana Plaza, Carry Somers e Orsola De Castro, pioniere del fair trade in Gran Bretagna, idearono la 'Fashion Revolution Week', la campagna internazionale in calendario fino al 30 aprile, invitando tutti a chiedersi: “Chi ha fatto i miei vestiti?”.
Tra i testimonial di questa edizione, le attrici Amanda Sandrelli e Stefania Rocca, la scrittrice Chiara Gamberale, la chef Cristina Bowerman, la conduttrice televisiva Eleonora Daniele, il musicista e conduttore radiotelevisivo Alex Braga, primi ad aver aderito alla settimana della moda etica e giusta coordinata dalla stilista Marina Spadafora e sostenuta da Altromercato e da Actionaid.
Tutti possono aderire alla campagna e contribuire insieme a generare un cambiamento positivo nell’industria delle moda e nei suoi modelli di consumo; basta indossare gli abiti al contrario, con l’etichetta bene in vista, fotografarsi e condividere le foto attraverso i social media con l’hashtag #WhoMadeMyClothes, taggando i grandi marchi della moda e condividendo le loro risposte.
Per prendere posizione contro il fast fashion e la moda “usa e getta”, si può, inoltre, raccontare la propria “Fashion Revolution Story”, una storia legata a un capo di abbigliamento a cui si è particolarmente affezionati e da cui non ci si separerebbe mai.
Tanti gli appuntamenti organizzati in tutta Italia, grazie alla collaborazione della rete di Botteghe Altromercato sul territorio nazionale. Cuore della Fashion Revolution Week, nello spazio NonostanteMarras, concept store del designer e artista Antonio Marras, un inedito monologo di Lella Costa che inviterà a riflettere sul ruolo dell’industria della moda nella rete economico-sociale globale.
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