Foot Locker: il CEO annuncia il suo ritiro

Passaggio di consegne alla guida di Foot Locker. Kenneth Hicks lascia il posto di CEO del gruppo statunitense di distribuzione di articoli sportivi e lifestyle.

Arrivato nel 2009 e proveniente dai grandi magazzini JC Penney, presso i quali svolgeva l'incarico di presidente e direttore del merchandising, il manager passa il testimone dell'azienda al suo direttore operativo, Richard Johnson.

Il nuovo Chief Executive, che comincerà ad esercitare l'incarico il 1° dicembre, dovrà tenere alto l'eccellente ritmo mantenuto da Foot Locker. Il gruppo sottolinea infatti che fra il 2009 e il 2013, le sue vendite sono passate da 4,9 a 6,5 miliardi di dollari USA e l’Ebit dal 2,8% al 10,4% delle vendite.

Kenneth Hicks si dice inoltre particolarmente «orgoglioso di quello che abbiamo realizzato, inclusa la prossima presentazione del nostro 19° trimestre consecutivo di crescita». Il gruppo in questi ultimi anni si è avvantaggiato della continua ascesa sul mercato dei grandi operatori del settore dello sport lifestyle (Nike, Jordan, Adidas...).

Richard Johnson, 56 anni, non arriva comunque su un territorio a lui sconosciuto. Dal 2012, è infatti il direttore operativo del gruppo, per il quale ha gestito in particolare l’acquisizione di Runners Point. E conta anche 17 anni di carriera da Foot Locker in posti-chiave negli Stati Uniti e in Europa. Con la sua nomina alla testa del gruppo, Johnson va anche a sedere nel CdA.

Kenneth Hicks, 61 anni, resterà invece il presidente esecutivo dello stesso Consiglio d'Amministrazione fino al maggio 2015 e alla riunione annuale degli azionisti.

Nel suo secondo trimestre, chiuso il 2 agosto, Foot Locker ha ottenuto vendite per 1,24 miliardi di euro (1,64 miliardi di dollari), in aumento del 12,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno prima. Proprio allo stesso 2 agosto, Foot Locker poteva contare su 3.460 negozi nel mondo gestiti con 8 insegne diverse: Foot Locker, Kids Foot Locker, Footaction, Lady Foot Locker, Champs Sports, SIX:02, Runners Point e Sidestep.

Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)