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Versione italiana di
Laura Galbiati
Pubblicato il
23 ago 2017
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Foot Locker continua a calare nel secondo trimestre

Versione italiana di
Laura Galbiati
Pubblicato il
23 ago 2017

Foot Locker ha rilasciato i risultati del secondo trimestre dell’anno fiscale 2017. Richard Johnson, CEO della società, ha ammesso di essere “deluso” dai dati, che evidenziano una flessione del fatturato e del reddito netto.

Secondo trimestre in calo per Foot Locker - Foot locker


“Siamo convinti di avere un posizionamento solido nel mercato delle calzature sportive alto di gamma, perché siamo riusciti a fidelizzare una clientela esigente. Tuttavia, le vendite di alcuni modelli recenti sono diminuite molto più di quanto avevamo previsto e hanno avuto un impatto negativo sui risultati dell’ultimo trimestre”, ha spiegato Johnson.

Il CEO ha inoltre precisato che il retailer americano è stato messo in difficoltà dalla “limitata disponibilità di alcuni prodotti innovativi recentemente lanciati sul mercato” e che si aspetta una riduzione del fatturato tra il 3% e il 4% per il resto dell’anno.

“Siamo ovviamente delusi dai risultati di questo trimestre”, ha ammesso Johnson, “e la nostra squadra sta lavorando alacremente per migliorare la nostra strategie in un settore in piena trasformazione come quello delle vendite al dettaglio, in cui la clientela si sposta sempre più rapidamente da una fonte di ispirazione all’altra”.
 
Il fatturato totale del trimestre è diminuito del 4,4%, a 1,701 miliardi di dollari, contro gli 1,78 miliardi dell’anno precedente, e il giro d’affari dei negozi è sceso del 6%. Il tasso di margine lordo è a sua volta sceso al 29,6% delle vendite, contro il 33% dell’anno scorso, mentre i costi generali e amministrativi sono aumentati di 20 punti base, attestandosi al 19,9% delle vendite.

Inoltre, l’utile netto è stato di 51 milioni di dollari, ossia 0,39 dollari per azione, rispetto ai 127 milioni di dollari, 0,94 dollari per azione, dello scorso anno. Questo risultato comprende 50 milioni di dollari prima delle imposte di costi legati alla decisione del tribunale nell’ambito di un processo contro Foot Locker in merito alla conversione del suo regime pensionistico nel 1996, per il quale la società aveva già dovuto pagare 100 milioni di dollari nel terzo trimestre del 2015.

Le vendite cumulative del presente esercizio hanno subito un impatto negativo dal mediocre secondo trimestre, diminuendo dell’1,7%, a 3.702 milioni di dollari; le vendite dei negozi sono scese del 2,6 % e l’utile netto si è attestato a 231 milioni di dollari, ossia 1,74 dollari per azione secondo le norme PCGR.

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