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Pubblicato il
16 gen 2017
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Fiera Milano, dimissioni del Cda: viene bloccato uno dei motori economici dell'Italia

Pubblicato il
16 gen 2017

Il presidente e i consiglieri di amministrazione di Fiera Milano S.P.A. si sono dimessi il 13 dicembre, determinando la decadenza del Cda. Anche l'Amministratore Delegato, Corrado Peraboni, ha dovuto procedere a rimettere le deleghe. Nel dettaglio, hanno rassegnato le proprie dimissioni il presidente Roberto Rettani e i consiglieri Joyce Victoria Bigio, Pier Andrea Chevallard, Attilio Fontana, Licia Ronzulli e Vincenza Patrizia Rutigliano. Il passo arriva dopo la richiesta della Dda milanese di commissariare tutti i settori del gruppo di Piazza Carlo Magno e non solo quello relativo all'allestimento di stand, già in amministrazione giudiziaria, e di revocare il suo Cda e quello della sua controllata Nolostand, già commissariata nell'ambito dell'inchiesta su presunte infiltrazioni mafiose nei lavori del gruppo Fiera, tra cui anche quelli di alcuni padiglioni di Expo.
 

Uno scorcio della Fiera di Milano a Rho


Una decisione, l'azzeramento del Cda (già a fine novembre Fiera aveva emanato nove provvedimenti disciplinari, tra cui 4 licenziamenti), che arriva anche a pochi giorni dall'udienza, fissata per il 17 gennaio, al termine della quale, dopo gli interventi dei difensori, la Sezione misure di prevenzione del Tribunale, presieduta da Fabio Roia, dovrebbe decidere se accogliere o meno la richiesta di amministrazione giudiziaria formulata dal PM Paolo Storari, lo scorso 20 dicembre. La Procura, da quanto si è saputo, non avrebbe allo stato intenzione di ritirare la richiesta di commissariamento del gruppo, mentre i giudici potrebbero anche prendere tempo prima di decidere, in attesa di valutare attentamente le nuove nomine al vertice e nel CdA della società.

Un vero peccato per la Fiera di Milano, che sembrava aver finalmente trovato manager in grado di farla veleggiare di nuovo con il vento in poppa, grazie ad un lavoro capace e mirato, sia sul territorio nazionale che all’estero.

Da quando Corrado Peraboni ha preso le redini di Amministratore Delegato (aprile 2015, dopo aver ricoperto ruoli manageriali all’interno di Fiera Milano per 20 anni), il polo fieristico milanese ha, infatti, ottenuto un successo dopo l’altro. Tra le manifestazioni organizzate direttamente da Fiera Milano, nei soli settori del Fashion-Lifestyle, HOMI registra numeri fortemente in crescita; Sì Sposa Italia è diventato punto di riferimento per il comparto del bridal europeo e vedrà la nascita delle sue prime edizioni estere nel 2017. Mi Milano Pret à Porter e Mifur sono state unite per dare vita al nuovo evento TheOneMilano (prima edizione dal 24 al 27 febbraio 2017), con l’intento di rafforzare un segmento e un comparto che più di altri sono in difficoltà, dovendo far fronte non solo alla crisi economica, ma anche al primato di Parigi nel womenswear. Seppur non gestiti direttamente da Fiera, theMICAM e Mipel the Bagshow sono fiere portanti del settore calzaturiero e della pelletteria, per non parlare di MIDO, che non ha rivali nell’occhialeria (oltre 52.000 presenze a marzo 2016).

Ma i veri e propri fiori all’occhiello della Fiera che, sotto la guida di Peraboni e del suo management hanno registrato dei record, sono HOST (salone dei settori Foodservice, retail, GDO e hôtellerie), con i suoi 135.000 visitatori, o ancora Il Salone del Mobile, dove nel 2016 sono confluiti ben 172.000 visitatori, ad animare per 7 giorni non solo i padiglioni di Rho, ma l’intera città di Milano. Un salone che, lo scorso novembre, è tra l’altro sbarcato per la prima volta a Shanghai. Sempre a Peraboni si deve la nascita a Milano del primo Salone del Libro, in programma dal 17 al 23 aprile prossimi, che andrà probabilmente a strappare il primato storico del settore a Torino. Globalmente, Fiera Milano nel 2017 ha in programma il lancio di otto nuove manifestazioni.

Sforzi e impegno che dovrebbero anche aver permesso all'ente di risollevarsi dopo anni di bilanci in rosso: i risultati del 2016 saranno resi noti il prossimo mese di marzo.

Con grande rammarico si vede dunque colpita una delle migliori realtà industriali italiane, con una situazione che interrompe bruscamente una fase di rilancio ormai impostata e crea anche un forte imbarazzo a livello internazionale per il settore. Era la prima volta, infatti, dopo ben 27 anni, che l’UFI (l’associazione leader a livello mondiale che unisce organizzatori e operatori fieristici) sceglieva come suo Presidente un italiano: Corrado Peraboni è stato nominato in tale ruolo per il 2018 lo scorso giugno.

Vogliamo quindi sperare che decisioni dalle implicazioni così pesanti, anche in termini di immagine, sia per le attività di Fiera Milano che per le persone coinvolte, siano giustificate da fatti realmente gravi. Anche se i principali fatti cui fanno riferimento le accuse risalgono al 2013, quando né Peraboni, né l’attuale CdA erano insediati nelle proprie cariche...

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