Di
Ansa
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Pubblicato il
19 gen 2009
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Ferré, stile raffinato ma reale
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Ansa
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19 gen 2009
19 gen 2009
La filosofia è la stessa, basata sullo studio architettonico delle forme, sulla ricerca dei materiali più nuovi e delle lavorazioni più ardite, ma lo stile è completamente nuovo: nelle mani di Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi, l'uomo firmato Gianfranco Ferré mantiene la raffinatezza tanto cara all'architetto-stilista, ma cala nel reale.
Scende per la strada e strizza l'occhio al mercato. I due stilisti, già alla guida della linea donna della maison del gruppo It Holding, per la prima volta hanno affrontato la sfida di una collezione maschile, che non avevano disegnato nemmeno per il loro vecchio marchio 6267.
"Disegnare l'uomo è sempre stato un desiderio che tenevamo nel cassetto per il giorno in cui ci fossimo 'laureati' e si realizza quando dobbiamo ancora dare molti esami..." spiega Tommaso con una modestia che, nell'approccio alla collezione uomo, non si è tradotta in timidezza.
Piuttosto che calarsi nell'archivio della maison, infatti, i due designer hanno preferito andare alle radici dello stile stabilito da Ferré, "su cui possiamo solo lavorare cercando di andare oltre e di trasportarlo nel futuro". L'operazione è partita dall'ampliamento del guardaroba, "non più solo classico, ma indirizzato a un uomo libero da certi orpelli e dal peso della griffe, uno che si vede per la strada ogni giorno".
Uno un po' come Tommaso e Roberto, un giovane raffinato, ma con un'attitudine rilassata e naturale. Così, per esempio, la pelle, grande classico della maison, abbinata al neoprene dà volume e leggerezza ai caban e ai montgomery, mentre la maglia lavorata a telaio e a grandi punti assume un effetto tridimensionale che ricorda il tweed.
Completamente nuovi i volumi, rettangolari o tondi, sottili e allungati o morbidamente bombati, con pantaloni molto slim e caban dalle maniche a boule che nulla cedono al femminile. Inediti anche i cappotti, spesso di cavallino, con martingala bassa e spalle insellate.
Per la sera, la lana si unisce all'organza e alle paillettes brunite, lo smoking si tinge di bianco, lo sparato e il colletto alto della camicia si illuminano di brillanti punti luce, il taffetà diventa moiré.
Una svolta decisa per l'uomo Ferré, che è anche una risposta precisa a questi momenti di crisi, "dove bisogna osare di più e dare messaggi positivi: abbiamo voluto spingere sull'acceleratore anche per dare all'uomo e alla donna Ferré un'unica voce, un messaggio univoco - conclude Aquilano - verso una forma più avanguardistica e, al tempo stesso, reale".
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